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Marroni: parliamo meno di noi stessi e più dei cittadini

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Scusicosa intende per marginale? «Il gruppo consigliare si riunisce una volta a settimana, non credo proprio sia questo il problema. E, in parte la riunione chiesta è stata anche già effettuata. C'è un po' di agitazione ma penso sia da attribuire più a un partito che si sta ricompattando. Il gruppo capitolino è unito». Ecco, parliamo del Pd Roma, non negherà la crisi in atto? «C'è molta fibrillazione e questo conferma la necessità di andare a congresso entro la fine dell'anno. Bisogna tenere presente che il Pd esce non solo dalla sconfitta di Roma di due anni e mezzo fa ma anche dalle ultime regionali. E quando ci sono delle sconfitte occorre un cambio di guardia. È giusto mettere ora un po' di ordine per ricompattare il partito e organizzare la corsa al Campidoglio nel 2013. Sempre che non si voti prima». Il congresso sarà il primo passo, ma poi? «Stiamo già lavorando a diverse iniziative che oltre a mettere ancora più in evidenza la nostra battaglia come opposizione, rappresentino la sintesi di una concreta proposta di alternativa al governo di centrodestra. Credo sia questo il terreno sul quale gli esponenti del Pd debbano confrontarsi e trovare una prospettiva politica unica. Occorre, insomma, tornare a parlare dei cittadini e non più solo di noi stessi». Sus. Nov.

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