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segue dalla prima di cronaca di DANIELE DI MARIO Secondo quanto raccontano i genitori di Federica, infatti, ad agosto «l'ufficio di piano dell'accordo di programma F3 ha deciso di tagliarci 4 ore settimanali su 9 per mancanza di fondi,

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AlessandroParissi poi accusa: «Come è possibile che ogni anno noi dobbiamo sentirci dire dall'accordo di programma del distretto F3 che non ci sono fondi quando sappiamo benissimo che ci sono? Come è possibile che ogni anno noi dobbiamo sentirci dire che nostra figlia non necessita di 9 ore settimanali?». Quella inviata alla Polverini non è l'unica lettera che i genitori di Federica hanno inviato alla Regione. È solo l'ultimo disperato tentativo di ottenere un servizio di cui hanno bisogno, di cui loro figlia ha bisogno. Nella Asl RmF di problemi ce ne sono tanti. Questo è vero. Ma certo le difficoltà economiche della sanità regionale non possono continuare a pagarle i cittadini. Soprattutto se vivono condizioni di vita difficili. Un'Istituzione, qualsiasi essa sia, dovrebbe venire incontro alle persone, non sgambettarle. «Vede presidente - conclude la lettera - siamo stanchi di scrivere, lottare, fare battaglie contro i mulini a vento per dei diritti fondamentali. Se i servizi pubblici distrettuali pensano che noi dovremmo ospedalizzare la nostra bambina lo dicano pure apertamente e pubblicamente assumendosene le responsabilità; comunque noi abbiamo seguito il suo impegno sociale anche prima della sua candidatura a Presidente della Regione Lazio e abbiamo apprezzato la sua sensibilità verso i più deboli, verso i lavoratori, verso i disabili, quindi la preghiamo soltanto di fare chiarezza. La preghiamo di non deluderci anche lei». Il futuro di questa famiglia dipende ora dalla Polverini, che assicura: «La Regione non lascerà soli i genitori di Federica. Ci siamo già attivati per aiutarli».

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