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Villa Ada, ecco il piano Più piante, zero amianto

Villa Ada

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Sparirà la giungla d'amianto da paradiso villa Ada. Ma dal secondo polmone verde di Roma, 170 ettari di verde e pini ultracentenari, al cui confronto sfigura Central Park, saranno cancellate anche le parole degrado e abbandono. È questo l'obiettivo del programma di interventi del Comune al via questa settimana. Restituiranno i superlativi «amatissimo» e «bellissimo» al parco, che è una delle ragioni per cui chi abita ai Parioli non lascerebbe mai Roma. E per centrarlo ci sono soldi veri: 600 mila euro per rimuovere l'eternit. Ma anche per riempire i laghetti-fogna e rendere sicuri gli alberi. Ci sarà da fare. E a lungo. Il vicecapo di Gabinetto Tommaso Profeta, da luglio direttore del Dipartimento Ambiente e Protezione civile del Comune di Roma, ha ereditato una situazione pesante. Ma in primavera, quando la storica villa dei Savoia fa il pieno, i lavori saranno ultimati. «Anche grazie all'impegno dell'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo» sottolinea Profeta. Casale cavalle madri Davanti alla scuderia dove i Savoia facevano partorire le puledre ci sono lastre in eternit. È il vecchio tetto del garage di Marisa Allasio, l'indimenticabile protagonista di «Poveri ma belli» cui l'ex giunta nel 2000 espropriò il casale. «L'Ama ha fatto un sopralluogo, andrà anche la Asl» spiega Profeta. Si è aperta una voragine di 21 metri, recintata. «E la Sovrintendenza invierà una squadra di speleologi per verificare l'eventuale presenza di catacombe, cuniculi o altro che comprometta la stabilità dell'edificio». Ed è in corso «il Tavolo per la destinazione d'uso dei casali, i cui esiti saranno presentati alle realtà cittadine presenti nel Parco». Il consigliere del Municipio II de La Destra, Massimo Inches propone di farci una scuderia per la polizia a cavallo che pattuglia Villa Ada. Ma c'è eternit anche sopra la vecchia centralina di rilevamento dell'aria, oggi in disuso. Laghi fogna Ci sono 150 mila euro per la riattivazione delle pompe di adduzione dell'acqua ai due laghetti minori, realizzate negli anni '70, oggi diventati un acquitrino puzzolente infestato di zanzare. «Le opere prenderanno il via entro i prossimi due mesi - annuncia Profeta - e l'operazione non è affatto semplice perché non si conosce neanche l'esatta ubicazione dei locali. Nel frattempo, continueremo ad alimentare i laghetti con le autobotti del Servizio giardini, per garantire la sopravvivenza delle tartarughe che vi sono state abbandonate durante gli anni».   Potature a ottobre Insieme alla messa in sicurezza dei viali. Il Servizio Giardini provvede costantemente a sfalcio, potature, pulizia e svuotamento cestini nella parte bassa della Villa, la più frequentata. Nella parte alta, la più selvaggia, è salvaguardata la biodiversità. Se cade un ramo resta lì per riformare vegetazione mediterranea. Alex Shigo il padre della moderna arboricoltura diceva che la natura richiede semplicità. «Ed è in questi principi di rispetto della natura coniugati alla tutela dell'incolumità pubblica il senso degli interventi in programma a Villa Ada» conclude il direttore del Dipartimento Ambiente e Protezione civile.

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