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Case Ater fai-da-te Ente commissariato

Case Ater

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Siamo al commissariamento dell'Ente per gli alloggi popolari di Roma. L'Ater capitolino e altre sei aziende territoriali nella regione, sono state colpite da un provvedimento della giunta Polverini. La cosa rientra parzialmente nel gioco delle parti, ma è pure vero che molto non funziona nella gestione dell'edilizia residenziale pubblica. Servizi zoppicanti o del tutto mancanti, come le pulizie (pagate extra dai residenti), le messe a norma o le infiltrazioni d'acqua che durano da anni. Un esempio è alle abitazioni Ater di via Monte Resegone 30, Tufello. La gente non si ricorda nemmeno quando sono avvenute le ultime derattizzazione e disinfestazione. I vialetti del complesso sono un percorso di guerra: alcuni anziani si sono già fatti male. I residenti pagano, oltre l'affitto, un servizio di «Igiene Ambientale», ma nessun operatore va ripulire e disinfestare. «Ho pulito io – dice Pietro Traversi, residente e pensionato – Gli scarti erano così tanti da raccoglierne due grandi mucchi. Per tenere pulito, annaffiare da un attacco d'acqua dal terrazzo (nel giardino è rotto) e per tutto il resto, vengo assalito dagli insetti: senza la disinfestazione il parco è impraticabile». «Non otteniamo risposte dall'Ater - sottolinea Attilio Floccari - Ogni famiglia paga in più 5 euro per l'Igiene Ambientale: moltiplicato per 80 nuclei di questa porzione di case, fa 400 euro al mese». Ma in questo isolato, con ingressi da via Monte Catinaccio, Monte Massico e altre, ci saranno almeno 300 famiglie: circa 1500 euro. «O l'Ater non paga l'azienda vincitrice dell'appalto di pulizia, o quest'ultima non lavora». Per Attilio, «il problema riguarda anche gli altri complessi vicini, verso Vigne Nuove». E siamo già a oltre mille famiglie. «La derattizzazione e la disinfestazione previste per il 21 settembre, come indicato online dall'Ater Roma, non sono state fatte. Per telefono dicono che sarà il 27. Non ci credo». Nello stesso isolato, le sole scale condominiali al 30 di via Monte Resegone sono rimaste senza ascensori. Per molti anziani è un problema uscire da casa. Con tutto questo dovranno vedersela i commissari straordinari che il presidente della Regione nominerà con successivi decreti. Gestiranno le aziende territoriali di Roma e delle province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo e dell'area urbana di Civitavecchia.

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