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Triangolo Cairo-Parigi-Roma Scoperta la rete internazionale dei falsi permessi di soggiorno

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L'organizzazione,che aveva una base in Egitto e appendici in Francia e in Italia, provvedeva a contraffare i documenti d'identità facendo risultare lo straniero parente da parte della madre di uno dei 30 complici, diventati cittadini italiani per matrimonio o per aver vissuto nel nostro Paese da oltre 10 anni. Ma dopo oltre un anno di indagini i poliziotti dell'Ufficio Immigrazione, diretto da Maurizio Improta, hanno scoperto l'attività illecita e denunciato per contraffazione oltre cento persone: 88 egiziani, in parte già rimpatriati, e 30 italiani per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gli italiani, infatti, dichiaravano il legame di parentela con lo straniero e offrivano ospitalità per il soggiorno in Italia. Alcuni stranieri si erano addirittura rivolti a studi legali romani per inviare una diffida all'Ufficio Immigrazione e velocizzare così le pratiche per ottenere i permessi di soggiorno. Solo oltre 220 i certificati anagrafici, totalmente contraffatti o alterati in parte, scoperti dalla polizia.

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