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Partorisce al bar con la barista

Il papà di Elisabetta, la bambina nata nel bar di un benzinaio sulla Pontina, e la barista che l'ha fatta nascere

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Se si salverà la chiameranno Elisabetta. Come la barista che si è improvvisata ostetrica nel bagno del suo autogrill, diventato per caso una sala parto ieri alle 5,15 del pomeriggio. È lei l'eroina di questa storia: Elisabetta Agostinelli, 45 anni, la titolare della Sosta di Monte D'oro. Forse non ci sarà un lieto fine. La bambina nata sul water della toilette del suo locale al km. 700,300 di via Pontina è gravissima. Ma se c'è anche una sola speranza che si salvi lo si deve a lei. «Se nun c'era sta' signora nun sapevo n'do mette le mani» conferma il papà della neonata, Daniele Grossi, muratore di 52 anni. Elisabetta non ci ha pensato due volte a prendere in braccio la neonata, insanguinata com'era, e con il cordone ombelicale ancora attaccato alla placenta. E incurante delle conseguenze, a mani nude, le ha praticato il massaggio cardiaco e persino la respirazione bocca a bocca. «Mio figlio m'ha detto, "mamma corri, c'è una che ha partorito al bagno - racconta Elisabetta -. Sono entrata e c'era la mamma in piedi davanti alla tazza, la bambina era per terra, non piangeva e non respirava. Lo presa, l'ho messa a testa in giù per scuoterla. Ma niente. Non fiatava. Allora ho iniziato a massaggiarla sul cuore, le ha fatto la respirazione bocca a bocca, continuando così per 20 minuti fino all'arrivo del 118. Ma era cianotica». Poi anche Elisabetta è salita sull'ambulanza con la neomamma, una polacca di 35 anni, Agnesca Bordovich, ex colf, al secondo parto. E il muratore dietro, sulla sua Twingo rossa. La neomamma non ha avuto conseguenze. «Sta bene» conferma il dottor Claudio Carillo. Invece la piccola no. È nata di 8 mesi, sopra la tazza di un wc. «La prognosi è riservatissima» conferma Vincenzo Stellin, neonatologo del Sant'Eugenio dove la bambina è arrivata alle 18,15 un'ora dopo l'incredibile parto.

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