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Cortei in centro Solo nel weekend

Un corteo nella Capitale

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Due lettere. Destinatario il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. Mittente Gianni Alemanno. Oggetto delle missive cortei e stadio. Così il sindaco capitolino è passato dalle parole ai fatti. Non solo per ribadire la necessità di una nuova disciplina per lo svolgimento delle manifestazioni in città e del costo pagato dai contribuenti romani per traffico, pulizia, sicurezza. Ma anche per mettere sul tavolo aperto in prefettura con i sindacati delle concrete proposte alternative. Cortei, prima di tutto. Tra le novità più importanti proposte da Alemanno, il limite di un corteo al giorno e percorsi alternati e differenziati a seconda dei giorni in cui si effettua la manifestazione, con un occhio di riguardo alle esigenze dei commercianti. Così, l'unico percorso indicato per i cortei che si svolgerebbero dal lunedì pomeriggio al venerdì mattina (escluso il giovedì pomeriggio) è quello che va da piazzale dei Partigiani al Circo Massimo. Confermati poi i cinque itinerari della disciplina in vigore, ma saranno utilizzabili soltanto il fine settimana, dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina, includendo il giovedì pomeriggio. Previste deroghe importanti. «Tale disciplina, ovviamente - scrive Alemanno - non si dovrebbe applicare a quelle manifestazioni indette in occasione di scioperi generali delle confederazioni sindacali nazionali maggiormente rappresentative, di manifestazioni politiche di rilevanza nazionale, del primo maggio e del 25 aprile e delle manifestazioni studentesche». Per quanto riguarda i costi (riportati nella tabella a fianco), il primo cittadino puntualizza: «I costi delle manifestazioni non possono ricadere sui cittadini romani. Le Associazioni Politiche e Sindacali devono contribuire a sostenere le spese dei servizi che sono obbligatoriamente previsti per motivi di sicurezza quali le spese sanitarie, protezione civile, trasporti, transennamenti... Risulta del tutto evidente che dai suddetti pagamenti devono essere esonerati gli organizzatori di manifestazioni giovanili, studentesche e quelle che prevedono la partecipazione di fasce sociali deboli, come i disoccupati». Una piattaforma sulla quale lavorare, quella lanciata dal sindaco. Ma occorre farlo con serietà e tempestività. Altrimenti, «il Comune - scrive ancora Alemanno - pur auspicando un'intesa, è intenzionato a utilizzare tutti gli strumenti giuridici a sua disposizione se una tale intesa non dovesse essere raggiunta in tempi rapidi». Monito poi anche alle società sportive e di spettacolo. «Sebbene il Regolamento comunale per la Gestione dei Rifiuti Urbani imponga a chi organizza manifestazioni sportive ed eventi di provvedere alla pulizia delle aree interessate - ricorda Alemanno nella seconda lettera al prefetto - questa norma non viene rispettata». Un particolare che costa all'Ama, e dunque ai romani, 5mila euro ogni domenica per la pulizia straordinaria dell'area intorno all'Olimpico. Un costo «inaccettabile». A buon intenditor, poche parole.

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