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Non sono streghe. Sì al sesso a domicilio regolare e igienico

Professor Fernando Aiuti

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Professor Aiuti, è favorevole o contrario all'introduzione del reato di prostituzione? «Contrario». Perché? «Perché se la prostituzione è il mestiere più antico del mondo ci sarà pure un motivo. Ci sarà sempre. Non è questa la strada per combatterla». Alemanno ha tentato la via dell'ordinanza comunale e ora lancia un sos al governo. Sono passati due anni dalla dichiarazione di guerra alla prostituzione in strada. Si è accorto che è una lotta impari? «Non si può credere di ottenere sempre il cento per cento dei risultati. Ma l'impegno è servito almeno a togliere dalle strade le ragazze che lavoravano di giorno. Basta passare sulla Salaria per rendersene conto. I risultati ci sono e si vedono. È una battaglia che va portata avanti. Qui non si tratta solo di un problema di decoro urbano, che è pure importante, ma anche di un problema igienico. I rapporti vengono consumati in auto o all'aperto, nei parchi». I dati del Campidoglio sui pagamenti delle contravvenzioni elevate a clienti e prostitute mostrano che sono solo i primi a pagarle, e di corsa pure. Qual è la sua ricetta? «Innanzitutto inasprire le multe ai clienti per scoraggiarli a cercare sesso a pagamento per strada. La prostituzione si sposterebbe in luoghi chiusi». Meglio sesso a pagamento a domicilio, quindi... «Sì».  È a favore della riapertura delle case chiuse? «No, ma a casa sua ognuno può fare quello che vuole, anche prostituirsi. Molte persone già lo fanno. Internet e i quotidiani sono pieni di annunci. Chi sceglie questa vita potrebbe essere regolarizzata, protetta dagli aguzzini, pagare le tasse e - lo dico da immunologo - essere obbligata a sottoporsi periodicamente ad analisi mediche». A quali Paesi guarda quando immagina un'evoluzione diciamo pure domestica del fenomeno? «Penso alla Germania, alla Francia, all'Inghilterra, all'Olanda, Paesi dove le prostitute non sono streghe da cacciare». Amsterdam e Parigi hanno quartieri a luci rosse. Pensa a un quartiere ad hoc anche nella Capitale? È una proposta già discussa in passato e che non ha ricevuto molti consensi anche per ragioni immobiliari. I prezzi delle case scenderebbero a picco. I residenti non lo consentirebbero». «Niente quartieri a luci rosse. Ripeto. A casa si è liberi di fare quello che si vuole, se lo si fa senza alcuna costrizione». (Fernando Aiuti è professore Emerito de La Sapienza, professore ordinario di Medicina Interna, Direttore e Docente della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica. È inoltre consigliere municipale in Campidoglio e presidente della Commissione Consiliare Speciale per le Politiche Sanitarie)

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