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Il Comune cancella 4 Municipi

Il Campidoglio

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Prenestino e Alessandrino. Garbatella e Eur. Parioli e piazza Bologna. Centro e Prati. Sono questi i probabili «nuovi» Municipi capitolini. L'indiscrezione uscita direttamente dalle stanze del Campidoglio si trasformerà in documento scritto tra pochi giorni. Quando cioè si riapriranno i lavori del Consiglio comunale e delle commissioni preposte che entro sei mesi dovranno approvare il nuovo Statuto di Roma Capitale. E, in questo, i nuovi confini delle ex circoscrizioni che scenderanno da 19 a 15. Gli accorpamenti delineati, sui quali tuttavia si deve ancora aprire il confronto tra le forze politiche e i presidenti dei Municipi, vedono la «fusione» tra il I e il XVII Municipio. In questo modo quartieri come Tridente, Trastevere, Testaccio, Esquilino avranno la stessa amministrazione di Borgo, Prati, Mazzini-Delle Vittorie. Stessa sorte per il II e il III Municipio, tra i più piccoli della Capitale. Anche qui i criteri di affinità territoriali e demografiche si fonderanno in un unico, nuovo Municipio. Del resto i quartieri ad esempio di Castro Pretorio, piazza Bologna e Nomentano della terza ex circoscrizione di fatto già "entrano" nel II Municipio dalla parte del Trieste-Salario e dei Parioli. Nuovi confini anche tra il VI e il VII dove i quartieri Tiburtino, Prenestino-Labicano, Tuscolano e Collatino verranno amministrati insieme a Centocelle, Alessandrino, Don Bosco, Tor Cervara, Tor Sapienza e Torre Spaccata.   L'XI Municipio (Ostiense-Ardeatino-Garbatella) si fonderà invece con il XII che, a sua volta, potrebbe cedere porzioni di territorio al XIII, come ad esempio Tor de' Cenci, Castel di Decima, Castel Porziano, Mezzocammino. Questa nuova definizione creerebbe quattro «nuovi» municipi con una popolazione residente di poco più di 200 mila abitanti di media. I consiglieri municipali scenderebbero così da 475 a 375, i minisindaci da 19 a 15, assicurando in tal modo la riduzione voluta dal governo. La pianta dei nuovi confini c'è. Occorrerà ora ragionare e confrontarsi con le inevitabili polemiche degli «esclusi». Anche se i nuovi Municipi saranno realtà soltanto con le prossime elezioni amministrative del 2013. Le poltrone attuali, insomma, non le toccherà nessuno.

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