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Ordinanze per i privati "Rendano sicuri i terreni"

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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Baracche a ciclo continuo, come alla catena di montaggio. Distrutte e risorte, rinascono come funghi tra l'erba. Anche cinque in una notte. Tanto basta ai disperati per rialzare una casa di cartone, riciclando i materiali ritrovati sul posto dopo un precedente sgombero, magari sul terreno di un privato che non ha fatto niente per impedire il ritorno dei senzatetto. La lotta agli insediamenti abusivi passerà anche per la prevenzione, attraverso una «pressione costante, in modo che il fenomeno venga ridotto progressivamente» ha detto il sindaco Gianni Alemanno. Ma in questo pressing ora entrano anche i privati. I proprietari dei terreni saranno obbligati a mettere in sicurezza le proprie aree, per evitare la creazione di campi spontanei che rischiano di diventare pericolosi. «Faremo delle ordinanze per obbligare i privati a mettere in sicurezza le aree occupate da insediamenti abusivi, in modo da evitare che si ricreino dopo lo sgombero» ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno al termine del vertice che si è svolto in Prefettura in merito allo stato di attuazione del piano nomadi e lo sgombero degli insediamenti abusivi. Pur spiegando che «non è sempre possibile impedire la ricreazione di nuovi campi», Alemanno ha precisato: «L'importante è che ci sia una pressione costante in modo che il fenomeno venga ridotto progressivamente». Venerdì scorso un bimbo rom di tre anni è morto carbonizzato in un campo nomadi abusivo nella periferia della capitale, dove quattro baracche erano state distrutte da un incendio. L'insediamento si trovava un un'area privata che non era stata messa in sicurezza. Attualmente i proprietari dei terreni sono già obbligati a mettere in sicurezza le loro proprietà. Cento euro la sanzione amministrativa secondo il regolamento di edilizia. Ce n'è un'altra la n.146 dell'ordinanza antincendio: da giugno a settembre, per i terreni molto grandi la sanzione è di 2.064; e, ma se si tratta di un giardino o un pezzo di terra più piccolo se ne sborsano solo 100 euro.   Per la presenza dei rifiugi invece la multa è di 255 euro, di 100 per un piccolo giardino. «Il territorio, i rappresentanti locali, le associazioni e i comitati di quartiere, i cittadini romani dei quadranti della città, che da anni combattono contro la costante proliferazione di stanziamenti di rom e di senza fissa dimora, hanno accolto con estremo favore l'annuncio odierno del Sindaco di un'ordinanza ad hoc che obbliga i proprietari dei terreni soggetti a occupazioni abusive alla loro recinzione e messa in sicurezza» ha detto il presidente della Commissione sicurezza capitolina Fabrizio Santori. Ma bisogna vigilare. «Serve il pugno duro con i furbi - avverte Santori - potrebbero trovare più conveniente il pagamento di una multa rispetto alle spese da sostenere per la bonifica e la recinzione dei terreni».

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