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Nulla di meglio che vivere al mare Ostia raddoppia

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Vivereal mare e lavorare in città. Ai romani piace. E così negli ultimi vent'anni in migliaia hanno traslocato a Ostia, Fiumicino, Fregene, Anzio e Pomezia. Un vero e proprio boom che ha catapultato nelle località balneari della costa del Lazio soprattutto giovani coppie. Che, di conseguenza, hanno alimentato una crescita demografica senza precedenti. «Tanto che oggi 969.259 abitanti vivono lungo il litorale del Lazio», spiega l'Osservatorio regionale. La metà ha scelto il Mare di Roma. Il record è appannaggio di Ardea, che ha registrato un incremento del 134,3%. Ostia è indiscutibilmente la più amata. Centocinquantamila romani si sono trasferiti al Lido tra il 1990 e il 2010. All'inizio spinti dai bassi prezzi delle case rispetto agli altri quartieri della Capitale. E poi dalla voglia di aria, sole, libertà, verde e silenzio. Perché adesso un appartamento di cento metri quadrati non costa meno di 320mila euro. Cioè molto di più che al Quadraro, al Casilino e negli altri quartieri della periferia romana. E chi vuole la villa ultraccessoriata con piscina all'ombra della pineta, a Casal Palocco e all'Infernetto, deve rassegnarsi a spendere almeno un milione di euro. Ma le richieste, a quanto pare, fioccano. E le interminabili code di auto sulla via del Mare e la Cristoforo Colombo per i pendolari che le devono affrontare ogni mattina «valgon bene una messa», come sottolinea l'assessore alla Mobilità del XIII Municipio Amerigo Olive. «Ostia? Ci vivo dal 1970 e non la cambierei per nulla al mondo. La qualità della vita non ha paragoni rispetto agli altri quartieri di Roma. Per ridurre i disagi e rendere più scorrevole il traffico realizzeremo presto le complanari alla Cristoforo Colombo». Il potenziamento delle corse sulla linea ferroviaria Roma-Lido ha giocato, inoltre, un ruolo fondamentale per facilitare gli spostamenti: 90mila i passeggeri ogni giorno scelgono il treno. A trainare la crescita demografica c'è pure Fiumicino. Il rombo dei 1.040 aerei che ogni 24 ore atterra al Leonardo da Vinci non spaventa affatto i nuovi residenti. «La popolazione è cresciuta del 73,5% dal 1990 e tra cinque anni arriveremo a 100mila abitanti», sorride orgoglioso il capogruppo del Pdl Massiliano Graux che non lascerebbe Fregene «nemmeno a cannonate». «E pensare che nel '92, quando siamo divenuti comune autonomo da Roma eravamo appena quarantaduemila!». Avere molti residenti garantisce forza alle amministrazioni locali: più trasferimenti dallo Stato, più entrare da tasse e imposte ma anche più problemi da risolvere in materia di viabilità, scuole, servizi sociali. Nessuno, però, si tira indietro. Come giura il sindaco di Anzio Luciano Bruschini: «Stiamo lavorando per migliorare la qualità dei servizi». Sintezza così il presidente del Municipio di Ostia Giacomo Vizzani: «Roma è a un tiro di schioppo. Puoi andarci quando vuoi ma vuoi mettere vivere al mare!»

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