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Figli in ferie e nonni all'ospizio abusivo

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Harisposto così la maggioranza delle dodici famiglie che hanno dovuto riaccogliere in casa il proprio "nonno” parcheggiato per l'estate in una casa di riposo abusiva a Rocca di Papa, sequestrata dai carabinieri della locale stazione. Il gestore dell'attività se l'è cavata con delle multe. I dodici malcapitati, di cui cinque parzialmente autosufficienti e tre non autosufficienti erano, infatti, ospitati in una comune villa su due piani in mezzo ai boschi, priva di barriere architettoniche e di qualsiasi messa a norma nonché delle autorizzazioni amministrative. Fortunatamente non sono stati maltrattati. Anche le condizioni igieniche non erano al limite. «Non c'era ascensore, una ripida scala portava al piano di sopra - racconta Annalisa Gentilini dei servizi sociali del Comune - dove c'erano degli anziani in carrozzella impossibilitati ad uscire da quel piano, costretti a mangiare lì, senza poter stare all'aria aperta». L'operazione, condotta dal maresciallo Ottavio Atripaldi, s'inquadra nell'ambito di una aspra lotta all'abusivismo di queste pseudo case di riposo che, specialmente in estate e a Rocca di Papa, nascono come funghi. Impressionante la reazione dei famigliari, ha osservato l'assistente sociale, una figlia ha addirittura risposto «Sono al mare, come faccio?». Eppure, sono bastati 1.500 euro a sistemare per un mese lo scomodo inquilino.

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