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Piovono pietre alle Belle Arti

Roma Belle Arti, il masso che si è staccato dal muro dei giardini di piazza Bolivar

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Si può finire schiacciati da un masso di tufo anche a Roma come a Ventotene. Ma per fortuna giovedì mattina a viale delle Belle Arti non passava nessuno quando dal costone che contiene i soprastanti giardini di piazza Simon Bolivar, all'altezza del Museo etrusco, veniva giù una sgranata di pietre e un masso piombava sulla carreggiata. Avrebbero fatto senz'altro male. Il crollo, però, c'è stato. Anche senza la fatale coincidenza della presenza umana, come purtroppo è avvenuto sulla spiaggia di Cala Rossano dove ad aprile sono morte le due quattordicenni romane in gita scolastiche. Il primo a chiamare i soccorsi è stato il consigliere del II Municipio de La Destra Massimo Inches, che andava ai Parioli. «Sono intervenuti vigili del fuoco e polizia municipale, hanno transennato la zona» dice Inches. Il tratto è a rischio. «Quel costone di tufo è delicatissimo - conferma il sovrintentende Umberto Broccoli - come lo è quello davanti allo stadio Flaminio dove sono scavate le catacombe di San Valentino a viale Pilsudsky». Vandali e incuria. Roma si sbriciola. E con pochi soldi diminuisce la possibilità di rimettere insieme pietre e marmi che il mondo ci invidia. Un triste esempio è la balaustra realizzata a piazza Winston Churchill nel 1911 per i 50 anni dell'Unità d'Italia: transennata da più di un anno. Si trova sopra i giardini di piazza Bolivar, a sua volta sopra il punto dove è crollato il muro su viale Belle Arti. La balaustra è coperta da un telone verde e puntellata da palanche. Il Tempo l'ha fotografata. Un pessimo biglietto da visita per turisti e studiosi che arrivano per i 150 dell'Unità d'Italia a due passi dalla facoltà di Architettura, la Galleria nazionale di Arte moderna e l'Accademia britannica.   Il restauro della Fontana dei Navigatori a piazza del Porto di Ripetta sul Lungotevere Marzio invece inizieranno. «Entro la fine del mese o i primi di settembre si riparerà una delle due balaustre» assicura la Soprintendenza. I pezzi sono stati subito recuperati e sottratti al saccheggio dalla Polizia Municipale del I Gruppo e Sovrintendenza. La fontana non rientra tra le 2.000 videosorvegliate. Non vi è certezza che si tratti di un atto vandalico. Piuttosto la colpa potrebbe essere un «parcheggio» per il sovintendente Broccoli. Ci sono colpi in due punti differenti. Quanto ci costerà? «Si tratta di alta manutenzione» dice. Si parla di migliaia di euro, per restaurare un solo busto al Pincio ne servono 700-800.

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