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«Fratelli coltelli» perché costretti a convivere

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Undetto popolare che calza a pennello soprattutto se si vive sotto lo stesso tetto in età adulta. E proprio l'esasperazione della coabitazione è all'origine di queste due storie di cronaca nera. I cui protagonisti sono due coppie di fratelli infastiditi dalla convivenza. Pare non si sopportassero più da tempo i fratelli sui quarant'anni di Ponzano Romano. L'altra notte mentre erano entrambi ubriachi è accaduto il peggio: il minore s'è scagliato sull'altro con un grosso coltello da cucina e l'ha quasi spedito all'altro mondo. Sui 70 anni invece quelli che dividevano la casa ereditata dai genitori: il più grande l'ha preso a martellate. Cambiano le età ma è il caso di dire che quando si coabita «la gente tua» si trasforma in «morte tua» citando un altro famoso detto. E morto lo sarebbe davvero, l'italiano di 41 anni, con precedenti penali, quando al culmine di una lite è stato ferito dal germano più piccolo di un anno, se non fossero intervenuti prontamente i carabinieri di Ponzano Romano. L'aggressore è stato trovato con il coltellaccio ancora in mano sporco di sangue con il quale aveva trafitto quattro volte il fratello al torace. L'uomo è stata portato al Gemelli in eliambulanza con un polmone perforato. L'aggressore in carcere a Rieti. L'altra brutta storia familiare, invece, è accaduta qualche giorno fa a Roma, in zona Villa Gordiani, in via Cittanova d'Istria. Due fratelli conviventi nella casa ereditata dai genitori, esasperati da un pezzo l'uno dell'altro. Quello di 70 anni ha preso a martellate il più giovane di 68. Ma è stato arrestato carabinieri del Nucleo Radiomobile. G. M. Col.

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