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Antonio Sbraga Agosto, orario non ti conosco.

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Mal'associazione pendolari Valle dell'Aniene protesta: «Non sono state comunicate le corse che saranno soppresse». E, oltre a sollecitare «Cotral a provvedere al più presto alle necessarie informazioni di viaggio», l'associazione chiede all'azienda di trasporto regionale di tener conto dei «tanti che continueranno a viaggiare nel mese di agosto». I quali si ritrovano ora anche senza servizi igienici in uno dei capolinea più affollati, quello di Subiaco. Nel terminal di piazza Falcone, infatti, i bagni sono stati devastati lo scorso anno da ripetuti raid vandalici. Porte sfondate, water distrutti e sanitari divelti hanno accolto per mesi i pendolari attesi, o reduci, da 70 chilometri di lunga percorrenza. E ora, invece del ripristino dei normali servizi ormai inutilizzabili, sono stati sbarrati (nella foto) gli ingressi delle toilette con delle lunghe tavole di legno inchiodate da porta a porta. «Invece di rimettere le tavole sui water, le hanno messe addosso alle porte», ironizzano i pendolari costretti ad attendere le coincidenze delle corse verso i centri montani dell'alta Valle dell'Aniene. Il capolinea, alle porte di Subiaco, è infatti privo anche degli altri servizi: non c'è un bar, né una rivendita di biglietti, e il Cotral da anni ha smantellato il suo box informativo. Nel novembre scorso, in un'apposita conferenza dei servizi convocata dalla Provincia di Roma, l'azienda si era impegnata a effettuare «il restyiling completo dei mezzi attualmente in servizio e delle stazioni di Subiaco e Mandela». Ma i capolinea, da allora, sono peggiorati in seguito alle continue incursioni dei vandali. Tutto documentato in una sorta di libro bianco realizzato dai pendolari: dai plexiglas sfondati nelle pensiline «open air» alle paline divelte, oltre alle fitte ragnatele a bordo dei bus con l'aria condizionata in perenne fuoriuso.

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