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Scende l'ananas. Sale l'anguria

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Scende l'ananas e salgono il melone e l'anguria. Fare la spesa di frutta e verdura potrebbe costare al dettaglio qualche «ritocco» del prezzo su alcuni prodotti e ribassi su altri. Con una certezza: la frutta e la verdura di questo periodo sarà più bella e di qualità, rispetto all'anno scorso quando maltempo e afa portarono nei mercati all'ingrosso frutta e ortaggi "brutti" d'aspetto e di qualità inferiore con prezzi al minimo. Lo affermano al Car, il Centro Agroalimentare di Roma, che tira le somme di luglio 2010 con quello del 2009. Su 21 prodotti monitorati, 13 sono ribassati, 3 hanno conservato i prezzi e 5 sono lievemente rincarati. Precisi come un orologio svizzero, agronomi e esperti di Cargest, hanno verificato ribassi dei prezzi all'ingrosso dell'ananas del 50 per cento, del 4,4 le fragole trentine, del 5,88 le susine campane «gocce d'oro», del 18,18 la lattuga romana, del 26,67 la melanzana del Lazio e dell'1,16 i peperoni gialli. Salgono invece i meloni charentais laziali, le angurie, i pomodori a grappolo siciliani, l'uva bianca Vittoria, le zucchine scure e le romanesche con il fiore. «In valori monetari - spiega l'Ad Cargest Massimo Pallottini - aumenti e ribassi del mese sono rimasti in una fascia di oscillazione stabile, che non ha mai superato picchi da 1 euro al chilo di differenza, e si è attestata sui 60 centesimi, con valori medi, tra 15 e 20». Quanto ciò potrà colpire le tasche dei consumatori non è facile da stabilire considerando le tante abitudini: mercato, negozio, ipermercato. E le scelte d'acquisto. Ma non dovrebbero essserci impennate. «Francamente - prosegue Pallottini - la condizione del consumatore che compra da dettaglianti coscienziosi ora, è migliore del 2009. In questi giorni ci sono prodotti di qualità alta per gusto, aspetto e caratteri nutritivi. Non paragonabile a quando si deprezzarono per l'abbassamento dei livelli qualitativi». Ma cosa accadde un anno fa? In breve di tutto o quasi. Le pesche maturarono prima per l'afa di maggio e le piogge di giugno, l'uva scontò una maturazione imperfetta con chicchi piccoli e chiari. Calura, stress idrico e maltempo imbruttirono gli ortaggi a foglia, perfino le angurie persero qualità e la produzione dei meloni finì in anticipo. A questo si aggiunsero imperfezioni d'aspetto su melanzane, pomodori e zucchine. «Assolutamente nulla di neanche lontanamente dannoso per l'uomo» spiegano dalla Cargest. Sarà, però anche a tavola l'occhio vuole la sua parte.

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