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In Giunta La Destra e l'Udc

Il Campidoglio, Roma

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L'Udc e La Destra entreranno nella giunta capitolina. Ad annunciare la concreta (se non certa) prospettiva dell'allargamento della maggioranza è stato lo stesso Alemanno parlando al Consiglio comunale. Un bilancio sempre più politico quello in discussione in questi giorni in Consiglio comunale. Segno evidente di una politica che primeggia sui conti. Ecco allora che alla storica introduzione della tassa di soggiorno votata ieri dall'aula, seguono le parole del sindaco che annunciano il ritiro della delibera sugli aumenti degli asili nido e il rinvio della delibera sulla conversione delle caserme militari. Il sindaco ha compiuto insomma ragionevoli passi indietro nella prospettiva non solo di rendere più equilibrata una manovra economica comunque pesante ma anche di dare una svolta politica al governo della città. La rimodulazione degli aumenti delle rette dei nidi attraverso l'introduzione del quoziente familiare e il rinvio della delibera sulle caserme erano infatti richieste avvenute prima dai capigruppo de La Destra, Dario Rossin e dell'Udc, Alessandro Onorato e poi cavalcate a furor di popolo dal Pd, che incassa comunque un successo politico, probabilmente in cambio del voto finale sul bilancio entro sabato. Recepire in modo così sostanziale le richieste di Udc e La Destra è il segnale definitivo (e atteso) del prossimo allargamento della maggioranza.   «Mi auguro che queste scelte - ha detto il sindaco - aprano alla prospettiva di allargamento all'Udc e a La Destra, in vista della ridefinizione della maggioranza a settembre». Non era mai accaduto che un'investitura politica di simile rilievo venisse annunciata in aula, con i fatti (accogliendo le richieste dei due partiti già forza di governo in Regione) e con le parole. E se l'assessore «in pectore» de La Destra risponde già al nome del capogruppo Rossin, Onorato frena gli entusiasmi commentando che «al momento non è interessato all'allargamento della maggioranza». I giochi comunque sono fatti: alla fine di settembre, all'indomani della riforma di Roma Capitale che prevede l'allargamento della giunta a 16 membri, il governo Alemanno dirà addio al monocolore Pdl. L'ingresso de La Destra e dell'Udc del resto è diventato ormai elemento imprescindibile non solo per un naturale collegamento con la giunta Polverini, dove i due partiti sono ben rappresentati, ma anche per creare la coalizione elettorale che proverà a far rivincere Alemanno in Campidoglio nel 2013.

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