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Mischi la spazzatura? E io ti spio con la telecamera

Un ispettore controlla i rifiuti

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L'ispettore ambientale entra nell'androne del palazzo. Apre i contenitori della raccolta «porta a porta». Fruga nel cestino riservato ai rifiuti organici e trova tre vasetti di yogurt. È una violazione del regolamento comunale. La multa scatta inesorabile: 100 euro da dividere tra tutti gli inquilini del condominio. Dall'inizio dell'anno sono già state elevate 1.079 sanzioni da 100 euro l'una per la separazione sbagliata dei rifiuti. E a pagare, quando si tratta dei condomìni, sono tutti gli inquilini in parti uguali. A meno che il «colpevole» non ammetta di aver sbagliato e si accolli interamente i 100 euro.   Insomma, la multa degli accertatori dell'Ama (così si chiamano in gergo gli ispettori ambientali), finisce per diventare un problema di convivenza. Ma c'è chi è corso ai ripari, come in un palazzo di via Sant'Andrea delle Fratte, vicino a via del Tritone, dove l'amministratore del condominio ha appeso un cartello accanto al portone con cui minaccia di installare le telecamere per cogliere in flagrante chi non separa correttamente i rifiuti (scarti organici e materiali non riciclabili negli appositi contenitori, il resto nei punti mobili di raccolta). Il messaggio è chiaro: siamo stanchi di pagare tutti per colpa di pochi. E questo non è di certo un caso isolato. I dissidi maggiori si verificano soprattutto nei palazzi dove si trovano sia le camere in affitto che gli appartamenti dei residenti. In genere, a pernottare nelle stanze in affitto sono i turisti che non rispettano la differenziazione dei rifiuti. La multa arriva lo stesso. E i residenti, volenti o nolenti, pagano.

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