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«Dammi duecento euro»

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Alrifiuto del commerciante ha abbassato la cifra: «Allora dammi venti euro». E anche questa volta ha ricevuto un secco no. A questo punto la rabbia di un giovane di 28 anni è esplosa, urlando contro un cittadino del Bangladesh e suo nipote «negri di m...». Neanche l'offerta di un pezzo di pizza gratis per mandarlo via, da parte del titolare di una pizzeria alla Montagnola, ha calmato il ragazzo, che una volta in cucina ha sferrato alcuni pugni al nipote Abdul B. e poi ha aggredito suo zio Azad Abdul K.. Prima di lasciare il negozio avrebbe anche preso a calci le vetrate, si sarebbe portato via denaro dalla cassa (3.100 euro), per poi far perdere le sue tracce. È questa la ricostruzione effettuata dal gip che, dopo una serie di ricognizioni fotografiche, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare contro Mario M., arrestato dai carabinieri Roma Cecchignola: il ragazzo è detenuto da due settimane nel carcere di Regina Coeli, dove per otto giorni non ha potuto avere colloqui con nessuno. Una ricostruzione che però sarebbe in contrasto con quanto riferito dallo stesso ragazzo e anche con gli atti in possesso della magistratura. Nei giorni successivi all'aggressione, il titolare della pizzeria avrebbe ritrattato, sostenendo che il giovane pregiudicato, che abita vicino alla pizzeria, non gli aveva rapinato il denaro. La richiesta di revoca della misura cautelare, avanzata dal suo difensore, l'avvocato Pina Tenga, è stata comunque rigettata. «Il mio cliente è stato arrestato in seguito alle dichiarazioni del cittadino del Bangladesh che poi ha cambiato versione ed è stato denunciato per calunnia - ha detto il penalista - si sono inventati tutto contro il mio assistito».

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