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Tagliente nuovo questore di Roma "Gioco di squadra per la sicurezza"

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Francesco Tagliente, 61 anni, è il nuovo questore di Roma. Succede a Giuseppe Caruso che andrà a ricoprire l'incarico di prefetto di Palermo, sua città natale. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri di ieri. Per i due è un ritorno a casa. Tagliente invece lascia la poltrona di questore di Firenze e torna nella sede capitolina, dove ha ricoperto numerosi incarichi. Nel 1986 alla direzione della Sala operativa, dal 1995 al 2000 capo di Gabinetto e regista per la gestione di grandi eventi, compreso il Giubileo del 2000. Fino al febbraio 2006 dirige l'Ufficio ordine pubblico del Dipartimento della pubblica sicurezza e presiede l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.   Tornare a Roma da questore è una grande soddisfazione? «È l'obiettivo che di norma si pongono i funzionari di polizia. Per me è un ritorno alla vecchia squadra, con la quale ho vissuto molte notti di lavoro».   Troverà una città diversa? «Sono cambiati i costumi sociali. Ora ci sono ragazzine e ragazzini intossicati dall'alcol. Fenomeni che 10 anni fa non si vedevano». Prima mossa da questore di Roma? «Come tutte le grandi città, la capitale ha il problema della microcriminalità, e quindi l'impegno è di mantenere alto il livello di sicurezza, in collaborazione con tutte le forze dell'ordine, compresa la polizia municipale, il Comune». È anche giornalista, è stato direttore della rivista «Il Commissario». Questo cambierà qualcosa? «La comunicazione è un fattore determinante: mass media, pubblico e polizia sono tre anelli di una catena che devono essere legati tra loro per produrre sicurezza, perché si alimenti la fiducia». Dall'esperienza fiorentina cosa porterà con sé? «La politica della sicurezza che si basa sul partenariato, sul coinvolgimento della società civile: insieme c'è più sicurezza».  

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