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Pentito affittava case fantasma per le ferie

Carabinieri

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Truffavano anche chi cercava di prendere case in affitto per le vacanze. Sui siti Internet inserivano l'offerta di abitazioni chic in località alla moda, chiedevano il versamento dell'anticipo su carte prepagate e il raggiro era fatto. È la stangata bis messa segno dalla organizzazione gestita dal pentito dalla 'ndrangheta Alberto Fusinato, smantellata dai carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci diretto dal colonnello Lorenzo Sabatino, sotto la regia del comandante del Reparto operativo, il colonnello Salvatore Cagnazzo. Ieri l'operazione «Match point 2» ha portato all'arresto di 19 persone: tra Sicilia, Calabria, Molise, Campania, Lazio, Marche, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lombardia e Veneto. Facendo salire a 42 il totale delle persone in carcere e ai domiciliari, a 16 i denunciati e a 60 le perquisizioni. Le indagini sono partite nel 2008, da una segnalazione dell'American Express di Roma. Poi la sezione Crimini informatici del capitano Luigi Mancuso ha fatto il resto. A Roma la testa dell'organizzazione. E precisamente a Ostia, dove viveva il pentito e dove si trovavano le due tipografie nelle quali venivano stampate le carte di credito. I parenti di Fusinato i tentacoli della cricca. I codici di carte di credito venivano acquistati da cibertrafficanti ucraini e russi, che a loro volta li comprano dagli hacker di tutto il mondo. I prezzi variano a seconda del paese di provenienza e del tipo di card: per una platinum, 30 dollari se dagli Usa, 50 dall'Europa e 60 dall'Asia. Poi oi numeri venivano memorizzati su carte riprodotte in tipografia, un secondo gruppo le usava per spendere, un terzo per piazzare la merce su Internet.

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