Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La rabbia dei dipendenti Gemma

Il Campidoglio

  • a
  • a
  • a

Ogni settimana si presentano alle sedute del Consiglio comunale. Dal 3 giugno. Da quando cioè il Comune di Roma ha deciso di rescindere il contratto con la società Gemma spa, partecipata del Campidoglio fino al dicembre 2009, che si occupava dell'Ufficio condono. Una decisione improvvisa che oltre a portare al fallimento della società guidata da Renzo Rubeo, vede ancora la paralisi dell'ufficio e, soprattutto, oltre 300 dipendenti della società che si ritrovano senza stipendio e senza lavoro. Nei giorni immediatamente successivi alla rescissione del contratto, il prefetto Pecoraro aveva persino aperto un tavolo di confronto con i sindacati e l'assessore al Bilancio, Maurizio Leo. Sono tuttavia bastate un paio di riunioni per comprendere che una soluzione «veloce» non si sarebbe mai potuta trovare. Un'impasse che ora il Comune sta cercando di risolvere sembrerebbe tramite un accordo con l'ordine dei Geometri. «La situazione dei dipendenti è disperata - commenta il segretario regionale Ugl Commercio, Franco Silvani che ha scritto al sindaco, all'assessore Leo e ai ministri Tremonti e Sacconi, senza peraltro avere alcuna risposta - sia perché ad oggi non sono state retribuite le ultime quattro mensilità, sia perché nessuna risposta concreta è arrivata dal Campidoglio circa la salvaguardia del loro posto di lavoro. Torniamo dunque a chiedere con forza di rispettare i diversi e reiterati accordi sindacali sottoscritti dal Comune per la salvaguardia del posto di lavoro. Ad oggi infatti, nonostante tutti gli sforzi e tutti gli accordi, nessun riscontro si è ancora concretizzato». Il timore dei dipendenti, che continuano a protestare in ogni seduta del Consiglio comunale, è che tutto si rinvii ormai a dopo l'estate. Si tratterebbe di dover vivere non solo altri due mesi senza stipendio ma anche senza una prospettiva immediata di lavoro per oltre 300 famiglie che, fino a poco tempo fa erano comunque legate a doppio filo al Comune di Roma, vuoi per il servizio reso, vuoi per il fatto che la Gemma spa era società partecipata del Comune stesso.

Dai blog