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Guardia e ladri Che pena

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Maè il loro lavoro, e anche se questa lotta impari può far sorridere, quelle due donne stavano tentando di svolgerlo nel migliore dei modi. Quelle due signore sono il simbolo di una Città che sta cercando da sola, tra mille difficoltà, di fermare una marea inarrestabile. Se si fosse trattato di due vigili, uomini, o di due carabinieri, la solfa sarebbe stata la stessa. I vu' cumprà si voltavano, ridevano e le prendevano in giro. Non si può che provare una profonda pena per quelle due donne e per tutti i ragazzi e ragazze appartenenti alle forze dell'ordine che ogni giorno, almeno, ci provano. Non si può non provare pena perché sono loro i primi a sapere che un giudice troppo buono o una legge poco chiara non punirà quei due ragazzoni neri alti un metro e novanta. Il giorno dopo saranno di nuovo al Pantheon con un altro sacco di borse false in spalla. Così i ladruncoli, le piccole rom dalla mano lesta, i loro colleghi abusivi provenienti dal Bangladesh e gli spacciatori nordafricani. Se la ridono eccome. Questo sì che è un paradiso. Il paradiso dei furbi. Matteo Vincenzoni

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