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Giallo sul futuro del regno del trotto

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Lamaledizione del trotto capitolino è inarrestabile, dopo il sacrificio di Villa Glori (sulla sabbia dei trionfi del mitico Mistero ora c'è il Villaggio Olimpico) anche Tor di Valle è in attesa del piccone demolitore. Diventerà un complesso abitativo-commerciale realizzato da una cordata di costruttori capitolini. L'annuncio-shock l'ha dato - in una riunione di proprietari, driver ed allenatori - Gaetano Papalia, patron di Ippodromi&Città, la società proprietaria dell'impianto di Via del Mare, inaugurato il giorno di Santo Stefano 1959, mentre Villa Glori (realizzato a sua volta spazzando via negli Anni Venti l'Ippodromo dei Parioli) agonizzava. Negli accordi sarebbe prevista però la costruzione, entro 5 anni, di una nuova pista a Ponte Galeria ma intanto il Derby (il Nastro Azzurro è nato a Roma nel 1926) non si sa se traslocherà altrove. «Ed anche le scuderie da 700 cavalli», spiega De Cesaris, presidente dei gentlemen capitolini «Perché il nuovo ippodromo, per economicità, sarà solo dedicato alle corse, senza trottatori residenti in allenamento».

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