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Valeria Costantini Pier Paolo Zaccai è indagato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

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Modificadeterminante per il fascicolo dei pm, inizialmente aperto contro ignoti. «Un atto previsto - sottolinea Domenico Stamato, difensore del politico - aspetto di esaminare le prove relative alla presunta presenza di droga nell'appartamento di via Manlio Torquato». In attesa di conoscere gli esiti delle perquisizioni della polizia, si parlerebbe, spiega il legale, di «droga parlata», quando l'accusa di spaccio prescinde dal sequestro o la scoperta di stupefacente sul posto. Decisiva si rivelerebbe dunque, quella confessione di Zaccai sull'assunzione di droga rilasciata poche ore dopo il fatto. Un'ammissione perlomeno contestata dall'avvocato, viste le condizioni psicologiche in cui si trovava al momento della dichiarazione il suo assistito, pestato, secondo il suo racconto, da più persone nella casa di San Giovanni. Proprio i certificati medici che attesterebbero l'aggressione sono ora nelle mani di Carlo Maria Oddo, medico legale, per una perizia tecnica di parte.

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