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Spunta il Sudafrica ad insidiare la candidatura romana per i Giochi del 2020.

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Quindioltre a Madrid, Tokyo e Istanbul Alemanno potrebbe avere un altro avversario qualificato in Città del Capo o Durban. Il grido d'allarme lo lancia Mario Pescante, vice-presidente del Comitato Olimpico Internazionale: «Sto guardando con seria preoccupazione a quello che succede in Sudafrica. Una settimana prima del torneo si parlava di organizzazione disastrosa, di stadi vuoti e di gravi problemi di sicurezza. L'organizzazione è quasi perfetta, gli stadi sono pieni e la criminalità non pone problemi particolari. Si sta profilando una candidatura sudafricana molto temibile per Roma 2020». Un avversario in più per la Capitale anche se è bene ricordare che in Sudafrica il Mondiale è già un successo ma a qualche centinaia di metri dagli stadi ultramoderni succede di tutto. E poi vi immaginate Bolt che, poco prima di scattare dai blocchi dei 100 metri, non sente lo starter per colpa delle odiatissime vuvuzelas? Bah. In ogni caso meglio guardarsi dal Suadafrica, battute a parte. Il comitato promotore che dovrebbe essere guidato da Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, deve fare in fretta e soprattutto dovrà raccogliere consensi di tutte le parti politiche per poter avere grandissima autorità.

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