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Lo sciopero della Cgil minaccia il quizzone

Studenti impegnati nella prova scritta di Italiano

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«Finora abbiamo scherzato: il vero scoglio sarà venerdi con il quizzone, la terza e ultima prova scritta con risposte multiple a trabocchetto sulle materie di quest'anno. Lì non puoi barare» spiegava ieri un maturando del Classico all'uscita della scuola. Il poverino non sapeva che c'è un altro problema serio e cioè arrivare in tempo a scuola. Domani una minaccia incombe sul quizzone perché è anche il giorno dello sciopero generale della Cgil. Il rischio caos per la terza prova della maturità nelle scuole di Roma e delle altre grandi città a cuasa dello sciopero, è stato lanciato dall'Associazione nazionale presidi, che chiede «un ripensamento da parte dei lavoratori dei mezzi pubblici altrimenti in molti prenderanno le auto: per studenti e docenti, in un giorno così importante, si rischia il caos totale per loro e per i cittadini in generale». «La terza prova è la più pesante e quella che i ragazzi temono di più - ha spiegato infatti il vice presidente dell'Associazione nazionale presidi, Mario Rusconi, dirigente scolastico del liceo romano Newton - ma ad essere penalizzati saranno pure bidelli e docenti. Solo a Roma ci sono 25 mila studenti che affronteranno la prova, in migliaia saranno bloccati nel traffico in tilt». Ad esprimere preoccupazione pure gli stessi studenti dei licei romani. Alcuni di loro dovranno svegliarsi all'alba per non arrivare in ritardo a scuola. La seconda prova scritta, ieri, s'è svolta secondo copione. Intorno alle ore 8.30 l'apertura dei plichi. Al liceo Classico è uscita una versione di Platone su Socrate e la politica (il nome del filosofo girava da giorni). In meno di un'ora la traduzione era già visibile su vari siti studenteschi. Aiuti sostanziosi dal web sono arrivati pure per i maturandi dello Scientifico, alle prese con quesiti di matematica riguardanti il calcolo differenziale, integrale e la geometria analitica. ScuolaZoo ha riferito di aver inviato i quesiti via mms di buon'ora. E ai ragazzi che non sono riusciti a scrivere messaggi e «hanno chiamato dal bagno il nostro centralino» gli sono state dettate le soluzioni per telefono. La regolarità dell'esame non è in discussione: le informazioni sono arrivate dopo l'apertura delle buste, almeno una quarantina le fughe di notizie attraverso l'iPhone dotato di fotocamera. Comunque il bilancio degli studenti romani interpellati è più che positivo: prove facili e risultati accettabili. È andato tutto liscio anche negli altri indirizzi: al linguistico una delle tracce per il tema in inglese proponeva una frase del fondatore di Wikipedia Jimmy Wales sul futuro della carta stampata. Per il pedagogico, invece, fra i 4 suggerimenti due testi, uno di Alberoni dedicato alla vocazione dei ragazzi e un altro di Savater tratto da «A mia madre come mia prima maestra».

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