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Roma, turista americana di 19 anni stuprata dal portiere dell'albergo

Roma, una turista a piazza Navona

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Una diciannovenne americana in vacanza nella capitale è stata costretta a un rapporto sessuale dal portiere dell'albergo. Le indagini, condotte dagli uomini del Commissariato Viminale, hanno portato al fermo di polizia giudiziaria di un incensurato 54enne italiano. Tutti i particolari verranno resi noti dalla Questure di Roma nel corso della mattinata.   LA VIOLENZA DOMENICA NOTTE - "Urlavo ma mi mancavano le forze". Così la studentessa americana di 21 anni ha raccontato agli investigatori lo stupro che ha subito all'alba di lunedì all'interno di un albergo nel quartiere Parioli di Roma dove alloggiava da sabato pomeriggio con altri 60 studenti di un college del Nevada. Autore della violenza, avvenuta in uno stanzino dell'albergo, è un romano di 54 anni che lavora nella struttura come portiere di notte. Gli investigatori del commissariato Viminale, dove la vittima ha presentato denuncia, diretti da Carmine Belfiore, lo hanno arrestato su ordine del pubblico ministero Eleonora Fini in una villetta nella zona dell'Infernetto, nella periferia della capitale, dove viveva con la sua compagna e 7 cani alani. La vicenda ha inizio domenica notte dopo che la studentessa statunitense era rientrata in albergo dopo aver trascorso una serata nei pub della zona di Campo de' Fiori. STUPRATA DUE VOLTE - Sono le quattro del mattino quando decide di consultare internet nella hall dell'albergo per comunicare con gli Stati Uniti. La 21enne è l'ultima della fila per cui quando arriva il suo turno è sola in sala insieme al portiere dell'albergo. E' lo stesso portiere ad offrirsi di accompagnarla in camera poichè la ragazza ha bevuto troppo. Il portiere però la trascina in uno stanzino dove la violenta e, sempre secondo il racconto della vittima, successivamente avverrà un secondo stupro in un altro locale della struttura. La ragazza si risveglia lunedì pomeriggio nella sua camera e dopo essersi confidata con le compagne e uno degli organizzatori del viaggio decide di rivolgersi alla polizia. Dopo aver presentato denuncia, la vittima, assistita anche da uno psicologo, è stata accompagnata al Policlinico Umberto I dove è stata medicata.  

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