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Abusiva la metà delle guide turistiche

Un gruppo di turisti davanti al Colosseo

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Adescano i turisti, poi li consegnano a guide spesso abusive e si fanno pagare da agenzie il più delle volte non autorizzate, a peso d'oro. Succede al Colosseo, Palatino, Foro Vaticano, Pantheon, Fontana di Trevi e Villa Adriana a Tivoli. Così l'abusivismo nel settore dilaga e tocca cifre record di 7-8 milioni di euro al mese, tutti in nero. La Polizia Provinciale può provarlo. Il direttore Luca Odevaine, che ieri accanto al presidente della Provincia Nicola Zingaretti ha fornito i dati del fenomeno, sfoglia un quaderno sequestrato ad uno degli operatori abusivi, sul quale sono annotate cifre, nomi, numero di turisti «adescati». «Alcuni – spiega – si fanno pagare anche l'ingresso alla Basilica di San Pietro, che è naturalmente gratuito». E sono ben organizzati visto che agiscono per conto di due, tre organizzazioni più o meno illegali che controllano il mercato riciclando i loro proventi in attività illecite. L'ultima novità in questo campo, dove non c'è mai traccia di fatture e viaggia tutto spesso su Internet, è la vendita di veri e propri pacchetti che danno diritto di usufruire di ingressi nei siti culturali saltando la fila, guida e foto con un centurione. I controlli ci sono, così come le sanzioni, ma si tratta di cifre irrisorie «che non bastano a contrastare il dilagare del fenomeno», confessa Odevaine. In sei mesi la Polizia Provinciale ha identificato 793 persone di cui 594 procacciatori e 199 guide, sanzionandone 120, e 32 agenzie di viaggio: soltanto due quelle in regola. Per i rappresentanti delle associazioni di operatori e albergatori è impossibile quantificare con precisione quanti abusivi operano nella Capitale, si parla di «molte centinaia». Il Presidente della Provincia Nicola Zingaretti passa all'azione annunciando la nascita della Consulta anti-abusivismo della quale fanno parte alcune delle più importanti associazioni di categoria quali Fiavet Lazio, Federalberghi, Cna Fita, Federnoleggio. La Consulta potrà predisporre proposte di delibere, leggi regionali e quant'altro sia utile per modificare o integrare la legge in materia di lotta all'abusivismo. Gli operatori che rispettano le regole sono indubbiamente i più colpiti dall'abusivismo come chiarisce Andrea Costanzo, Presidente della Fiavet Lazio.

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