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Eredità Bassani Assolta la convivente dello scrittore

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Dopoun decennio di accuse e di carte bollate, si è conclusa con l'assoluzione perchè «il fatto non sussiste» la vicenda giudiziaria che vedeva come imputata la statunitense Anna Portia Prebys, 66 anni. La convivente dello scrittore Giorgio Bassani morto nel 2000, era stata accusata dai figli dell'autore de «I giardini dei Finzi Contini» di essersi impossessata indebitamente di alcuni suoi beni. Dopo peripezie processuali durate circa dieci anni il giudice monocratico del Tribunale di Roma, Roberta Conforti, ha stabilito ieri che non è escluso che Bassani «nella lunga vita comune con la donna - si legge nelle motivazioni - intese fare dono di tali beni alla persona da lui amata e che gli era stata accanto». L'odissea giudiziaria era iniziata dopo una denuncia presentata dai figli di Bassani, Enrico e Paola, che accusavano la donna di aver sottratto beni di proprietà del genitore. Accusa subito respinta dalla donna, che per vent'anni fu accanto al novellista e che ha sempre affermato di essere proprietaria degli oggetti rivendicati dai figli di Bassani, in parte da lei acquistati prima di conoscere Bassani, in parte frutto di regali di nozze e dell'eredità della madre. Secondo l'originaria accusa l'americana si sarebbe appropriata, tra l'altro, di manoscritti e bozze de «L'Airone», «Dietro la porta», «Occhiali d'oro» e quadri come il ritratto dipinto da Carlo Levi, due statue di Moretti. Tutte accuse che ora sono cadute. Bassani divenne celebre con «Il giardino dei Finzi Contini», del 1962, romanzo sul rastrellamento degli ebrei da parte del fascismo che gli fece vincere il premio Viareggio. Dal suo libro De Sica trasse, nel 10970, un film interpretato da Romolo Valli, Helmut Berger e Dominique Sansa. Bassani, nato a Bologna nel 1916, era di famiglia ebraica. Mau. Gal.

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