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Incarichi, redditi e spese staff Obbligatorio pubblicarli on line

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Insomma,l'istituzione della famigerata «Anagrafe degli eletti», da anni annunciata e non ancora realizzata. Una proposta di legge che ha già due primati, uno politico l'altro amministrativo. Politico perché è stato battuto su tempi, modi e meriti il partito che da anni lotta per rendere pubblici i dati degli eletti e di chi ha una responsabilità amministrativa all'interno degli enti e dei servizi locali, ovvero i Radicali. Amministrativo perché impone l'introduzione del registro a tutte le province e a tutti i comuni del Lazio. «Questa è una delle novità più importanti di questa legge che, una volta approvata - spiega Andrea Bernaudo - diventa obbligatoria per tutte le istituzioni che dovranno uniformarsi al principio di partecipazione, trasparenza e buona amministrazione in attuazione dell'art. 97 della Costituzione». Il testo, firmato da tutti i consiglieri della Lista Polverini è composto da sette articoli e, nel dettaglio, propone la pubblicazione on line delle attività, dei redditi, dei partimoni, il riepilogo annuale delle presenze ai lavori dei rispettivi organi di appartenenza, le spese sostenute per lo staff, per gli uffici, per i viaggi o le missioni istituzionali comprensive di quelle dello staff. I dati riguarderanno non solo assessori e consiglieri ma anche i dirigenti e i componenti i consigli di amministrazione delle società partecipate e delle Ipab. L'accesso alla banca dati, a garanzia della privact, è vincolato a un unico requisito, quello di indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. «Questa è la dimostrazione concreta che sulla trasparenza la Lista Polverini non accetta lezioni da nessuno - conclude Bernaudo - e se il consiglio regionale avrà la forza di approvare e attuare questa legge, la Regione Lazio assumerebbe di fatto il ruolo di regione pilota per l'attuazione di questi principi». S.N.

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