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Tassa di soggiorno, parte il confronto

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«Unpercorso necessario, voluto dalle commissioni Bilancio e Turismo - spiega Guidi - al fine di verificare se possano esistere ipotesi alternative all'introduzione della tassa e per eventuali proposte sulla sua modulazione». La cifra stimata dell'incasso conseguente all'introduzione del contributo di soggiorno, che ricordiamo si paga nelle maggiori capitali europee e non solo, è di circa cento milioni di euro, la soluzione proposta dal Campidoglio è quella di introdurre una cifra progressiva a seconda della struttura alberghiera scelta e che, comunque, non potrà superare i dieci euro per notte. Sarebbero poi esclusi dal pagamento le pensioni e i bed&breakfast. Questa la piattaforma sulla quale discutere per migliorare eventualmente le offerte proposte dall'amministrazione. L'augurio è che non sia però un passo indietro rispetto a una decisione storica, quella di reintrodurre la tassa per i turisti e che tutti, opposizione e categorie interessate, discutono (appunto) da almeno dieci anni, più o meno ufficialmente. Quello di Alemanno non è stato un fulmine a ciel sereno, ma un atto di coraggio nei confronti soprattutto dei romani, chiamati a spendere di più (basti pensare alla tariffa rifiuti) per un settore sì prezioso, ma non abbastanza per le casse comunali. Sus. Nov.

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