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Roma si proietta in un futuro che più verde non si può e aspira a diventare in 20 anni la prima città «biosferica» del pianeta.

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Dopo8 mesi di studi compiuti da uno staff di 25 persone a Roma e 280mila euro intascati, ieri si è celebrata la consegna del dossier al sindaco. Giardini pensili sui tetti, uffici che si autoalimentano, energia dalle potature degli alberi, addio anidride carbonica. Tutto molto bello, e per questo molto costoso. Servirebbero 500milioni di euro l'anno. Di questi tempi, ma anche in altri, ascoltando certe previsioni non si può che rimanere perplessi e deglutire. Restiamo allora con i piedi per terra e tuffiamoci in un passato piuttosto recente in cui più modeste ambizioni ecologiste sono svanite nel tritasogni della memoria. Il capitolo giardini pensili ricorda la riconversione del tratto della Tangenziale Est sopra Scalo San Lorenzo. L'idea dell'amministrazione Veltroni - visti i costi esorbitanti di un inevitabile smontaggio del viadotto - prima o poi l'arteria dovrà essere fatta passare altrove - era di lasciarla lì dove si trova, ricoprirla di aiuole, alberi e panchine per una lunga passeggiata con vista Pantanella. La sua dismissione prevista per il 2013 sembrava così lontana già nel 2007, alla luce degli odierni nodi urbanistici appare un miraggio. segue a pag. 45 con un articolo di Novelli

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