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Il parking del Galoppatoio raddoppia

L'Assessore alla Mobilità capitolino Sergio Marchi

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Più posteggi per i romani. Finalmente. Almeno per quelli che amano le passeggiate a Villa Borghese o abitano nei dintorni. Dopo il blocco del progetto del Pincio arriva il «sì» al parcheggio del Galoppatoio. Manca solo la firma dell'ordinanza, che giungerà prima dell'estate con la chiusura della conferenza dei servizi. Poi, all'inizio del prossimo autunno, tutti al lavoro per realizzare, in tre anni, circa settecento posti auto. Ci penserà la società Saba Abertis. «Il parcheggio - spiega l'assessore alla Mobilità, Sergio Marchi - sarà realizzato in project financing e non sarà oneroso per l'amministrazione. Abbiamo anche risolto alcuni problemi che riguardavano l'area boschiva sovrastante che necessitava di particolari attenzioni». In merito ai lavori del gestore Saba Abertis, Marchi sottolinea che «l'interessamento di una fondazione di primissimo livello in campo internazionale è sicuramente interessante per rendere moderno e sicuro l'attrezzaggio del parcheggio». L'opposizione polemizza. E si scaglia contro l'assessorato che, è l'accusa, avrebbe assegnato l'incarico alla Abertis «senza che nessuno ne sapesse nulla», dice il consigliere Pd Massimiliano Valeriani. Fatto sta che Roma avrà meno macchine in doppia fila, il commercio del centro storico potrà accogliere più facilmente la clientela e fare un pic nic a Villa Borghese non comporterà il solito stress. Intanto in Campidoglio il sindaco Alemanno firma un protocollo d'intesa con il presidente della Fondazione Abertis in Italia, Giancarlo Elia Valori, per il miglioramento dei livelli di sicurezza sulle strade e contenimento degli incidenti. Il protocollo, che ha durata triennale, prevede l'istituzione di un tavolo tecnico per valutare le iniziative prese di volta in volta. La polizia municipale monitorerà gli incidenti all'interno del Comune e predisporrà un piano sulle strade dove se ne verificano di più e sul perché. Non solo, sono previste iniziative di comunicazione ed educazione stradale per i pedoni, i genitori, gli anziani, i motociclisti e i diversamente abili. Si prevedono anche interventi nelle scuole e uno scambio di esperienze anche attraverso corsi di formazione tra Roma e Barcellona, sede della Abertis.

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