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Proietti ricoverato all?ospedale San Pietro

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.Ma quando un attore è popolare e amatissimo come lo è Gigi Proietti, ambasciatore dei romani nel mondo, la sua presenza non passa inosservata nemmeno in ospedale. «Mandrà sarvate, sta arrivà mi sorella» lo avvisava er Pomata (Enrico Montesano) nella commedia brillante del '76 «Febbre da cavallo». Ma stavolta bisognerebbe dirgli «Mandrà, sarvate dai fan», perché quando l'hanno visto arrivare al San Pietro, l'ospedale dei Fatebenefratelli su via Cassa, c'è mancato poco che non gli chiedessero l'autografo. Non è uno scherzo. Quel gran pezzo d'uomo, con la faccia capace di farci ridere o piangere anche se non apre bocca, s'è sentito male. Il suo cuore ha fatto le bizze. Ed è pure per questo che i romani gli vogliono bene, perché lo sentono uno di loro. All'ospedale San Pietro Gigi Proietti è arrivato lunedì mattina. Una visita, e la decisione di un controllo accurato con il ricovero nell'Unità di terapia intensiva coronarica diretto dal prof. Serdoz. Nessun viavai nella stanza con letto singolo al primo piano del padiglione San Carlo, dove ieri durante l'orario di visita ai pazienti, era assistito dall'amorevole presenza della moglie e di una figlia, le uniche persone ammesse nella stanza in fondo al corridoio accanto alla Utic.

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