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Quattro ragazze rapinano e devastano un locale cinese nella Capitale

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Botte al marito della proprietaria, suppellettili fatte a pezzi, una vetrata ridotta in frantumi a colpi di sgabello. Il "raid" vandalico in un pub di via Sabelli è costato una denuncia a piede libero (per rapina impropria, danneggiamento aggravato e lesioni personali) a quattro ragazze di circa 20 anni, identificate dalla polizia partendo dal cellulare perduto inavvertitamente da una di loro. LA VIOLENZA - La banda "rosa" ha fatto irruzione l'altro ieri sera nel locale nel tentativo di appropriarsi di alcune bottiglie di birra, ma le manovre furtive delle quattro "bad girls" sono state scoperte dalla proprietaria, una cittadina cinese, che ha chiesto loro di pagare o di restituire le bevande, innescando un'animata discussione: la donna è stata prima apostrofata con epiteti offensivi e successivamente aggredita a calci e pugni dalle giovani che le hanno rotto una bottiglia di vetro sulla testa. LA DISTRUZIONE - Non paghe, evidentemente, di quanto fatto, le ragazze si sono allontanate dal pub per farvi ritorno poco dopo in compagnia di alcuni amici e cimentarsi in atti di inaudita violenza: prima hanno picchiato il marito della titolare, pure lui cinese, accorso in aiuto della moglie, poi hanno rotto un tavolo, uno sgabello, la lavagna del menu e infine hanno scagliato un altro sgabello contro una vetrata, infrangendola. Proprio dal cellulare perduto nel raid, gli agenti del Commissariato San Lorenzo sono riusciti a risalire alle identità delle componenti la banda "capeggiata" da donne. I due coniugi, vittime dell'aggressione, sono stati medicati al pronto soccorso dell'Ospedale Umberto I e dimessi con 11 giorni di prognosi per contusioni varie. La polizia continua le indagini alla ricerca dei complici.

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