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Doni per la Comunione Tutti con le maestre

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«Mamma,la maestra ha pianto». Ha nascosto le lacrime dietro gli occhiali da sole. Ma ai bambini della IV B della scuola elementare Giovan Battista Vico non è sfuggita l'amarezza della maestra Antonella; la stessa amarezza dei genitori degli alunni dell'istituto di piazzale degli Eroi che difendono a spada tratta l'insegnante (e la vicedirettrice Miriam Intini), accusata da una mamma, Sabrina Callea, di aver regalato un braccialetto di filo solo agli alunni prossimi alla Prima Comunione. E di averli esonerati dai compiti nel week-end. «La vicenda è stata strumentalizzata per farne un caso politico» ribatte un papà, Giovanni Serranò. «Contraccambiare con un dono senza valore economico le bomboniere che gli alunni portano a scuola è una tradizione di questa scuola, un gesto di buona educazione e non un premio come invece accusa Callea» spiega un altro papà Fabio Masotta. «Inoltre i compiti erano stati solo posticipati, per consentire il ritiro spirituale». Le accuse alle insegnante sono menzogne. «In IV B ci sono due bambini buddisti, un musulmano e due ortodossi. E c'erano doni anche per loro - spiega una mamma, Rita Di Luzio -. Ma la maestra li aveva riservati per un'altra occasione per rispettare la volontà dei genitori di diversa confessione». «La signora che accusa le maestre avrebbe fatto meglio a spiegare alla figlia perché non farà la comunione» dice una mamma, Alessandra Giannini. «I nostri figli ci hanno raccontato che anche la loro compagna avrebbe desiderato fare la comunione - continua - Sarebbe stato meglio rispondere con chiarezza alla domanda: "mamma perché io non faccio la comunione?». «Quella mamma ha strumentalizzato la scuola ma anche la figlia» dice Concetta Baldoni. «Ieri i compagni di classe hanno riferito di averla vista piangere» dice Graziano Di Gioia. Le famiglie stanno redigendo un testo di solidarietà per le insegnanti. Il consigliere Pdl Luigi Servilio invita a partecipare al Consiglio del Municipio XVII martedì alle 15. E indignazione ha sollevato il farneticante video su Youtube che invita il presidente Napolitano a risarcire a nome dell'Italia con un braccialetto la bambina.

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