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Nuoto, 33 indagati rischiano il processo

Angelo Balducci accusato di corruzione nell'inchiesta sui Grandi Eventi

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L'estate si avvicina. E i romani già iniziano a pensare a dove trascorrere, prima delle ferie, qualche ora di relax in città. Tra le scelte preferite sono da sempre i circoli sportivi della Capitale, frequentati soprattutto da vip e dalla «Roma bene». Quest'anno però la scelta dei cittadini rischia di ridursi a ben poche strutture sportive. Il motivo? La procura ha chiuso le indagini sui presunti abusi edilizi commessi in quindici circoli in vista dei Mondiali di nuoto del 2009. Non solo. Il Campidoglio, secondo quanto accertato dagli stessi magistrati, non ha ancora concluso l'iter per la sanatoria avviata dallo stesso Comune per la messa in regola degli impianti sportivi. E il pubblico ministero Sergio Colaiocco è in attesa delle memorie difensive degli avvocati degli indagati, documenti che dovranno essere depositati entro venti giorni.   Nella lista degli indagati ci sono 33 nomi, tra i quali quelli di Angelo Balducci, già presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, detenuto per gli appalti del G8 alla Maddalena; Claudio Rinaldi, ex commissario straordinario per i Mondiali di nuoto; Giovanni Malagò, all'epoca presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali di nuoto, e Simone Rossetti, gestore del «Salaria Sport Village», il centro benessere citato in molte intercettazioni telefoniche dove, secondo gli inquirenti, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso avrebbe beneficiato di incontri a «luci rosse» con alcune massaggiatrici.   Nel corso delle indagini erano stati dissequestrati dieci dei quindici circoli sportivi: i cinque che ancora hanno i sigilli sono il Salaria Sport Village, Tevere Remo, Gav New city, Flaminio sporting club e Città Futura. Quelli invece che sono a rischio di un nuovo sequestro con il conseguente rischio di chiusura nel periodo estivo, sono Roma 70, Roma Team Sport, Cristo Re, Acqua Aniene, Polisportiva Parioli Tiro a Volo, Villa Flaminia, Agepi, Axa, Real Sporting Village e Sport 2000. Alcuni di questi, pur avendo presentato al Comune la domanda per la sanatoria, non vi hanno allegato la documentazione necessaria. Altri, invece, hanno già presentato tutto il materiale necessario, ma il Comune non si sarebbe ancora espresso.

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