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Soltanto otto anni per una strage

Il luogo dell'incidente e i corpi delle vittime

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Cala un silenzio tesissimo nell'aula del Tribunale di Civitavecchia, quando il giudice legge la sentenza per la strage alla fermata dello scuolabus di Fiumicino. Beneficiando dello sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato: otto anni a Simone Perrini, sette anni e quattro mesi per Alessandro Cresta, entrambi 23enni, e cinque anni per Pierluigi Pignoloni, di 46. Aumentate di un anno le richieste del pm per i tre imputati che la mattina del 26 febbraio 2008, alla guida delle loro auto, falciarono e ammazzarono due mamme e tre bimbe ai bordi di via Montanari, a Le Vignole. Due anni e sette ore di straziante attesa per le famiglie delle vittime, che non hanno mancato un'udienza e hanno ascoltato trattenendo il respiro, mano nella mano, le parole del giudice. «Tanto nessuno ce le può restituire», racchiude in una frase il senso di una giustizia solo parziale Marco Merlini, papà di Jessica, 14 anni, gli occhi lucidi di un uomo che quella atroce alba si è ritrovato a strappare al fango il corpicino della sua principessa. «Otto ani per cinque morti... Purtroppo dobbiamo essere quasi felici delle condanne, perché di più non si poteva ottenere», aggiunge Giuseppe Filippone che su quella strada ha perso la sua bella Marzia, moglie e madre dei suoi figli. Assente Ionel Ciobanu, che nell'incidente ha visto morire la moglie Rozica e le sue due bimbe, Ioana e Bianca, 13 e 7 anni. Si trattengono a stento i familiari alle parole degli avvocati difensori poi, quando il pm ricostruisce la dinamica dello schianto, le immagini devastanti riaffiorano nella mente. Una carambola terrificante scaturita da velocità assurde che portarono le auto a travolgere le donne, due elementi probabilmente decisivi (la sentenza sarà depositata tra 90 giorni) per il gup Giovanni Giorgianni che non ha avuto dubbi a emettere anche un altro provvedimento: patenti tolte per 4 anni ai due giovani e per tre anni al 46enne. Secondo le perizie infatti la Fiat Stilo del Perrini viaggiava a 155 chilometri orari quando urtò il Suv del Pignoloni, che proveniva sulla corsia opposta a 120, e che scarrocciò poi contro la Golf del Cresta, che volava a 157 chilometri orari e che finì contro i pedoni. Il tutto su una strada urbana con limite di 50. Escluso dal risarcimento il Comune di Fiumicino, che aveva chiesto danni, simbolici, di un euro, contro cui ora le famiglie delle vittime intendono fare causa.

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