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Sole e mare, prove d'estate

I romani prendono d'assalto le spiagge del litorale

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Domenica di sole, di mare e di ricche abbuffate a due metri dalla spiaggia. Così è stata ieri, per la maggior parte dei romani, la festa della Liberazione: liberi dal lavoro, liberi dalla pioggia e liberi soprattutto – almeno per un giorno – dalla crisi. A dimostrarlo il fiume di macchine dirette già dalle prime ore del mattino verso litorale, ma ancora di più il pienone registrato nei ristoranti del lungomare. A partire da mezzogiorno e fino alle 16 trovare un tavolo libero nei chioschi e nei locali all'interno degli stabilimenti balneari è stata la «missione» di centinaia di romani affamati di sole e spaghetti alle vongole. Fortunati quelli che avevano prenotato. Tenaci e pronti a tutto quelli che, visto il sole, si sono precipitati in direzione del litorale per godersi il pranzo. In molti, decisi a non badare per una volta al portafogli e al tempo, hanno aspettato oltre due ore prima di sedersi girando anche tre ristoranti diversi prima del fatidico «Si accomodi, si è liberato un posticino all'angolo». «Per tutta la mattina e fino al pomeriggio inoltrato qui è stato strapieno – spiega Stefano Sain direttore dello Shilling - La gente ha sete di caldo e di sole: in tanti hanno chiesto l'utilizzo dei servizi di spiaggia, come i lettini e le sdraio, ma non si sono risparmiati sul pranzo affollando il ristorante. Alcuni hanno privilegiato le offerte del menù altri, non badando a spese, hanno ordinato antipasto, primo, secondo e dolce». «I romani vanno sempre sul classico – precisa il responsabile del ristorante Edonè, meglio conosciuto come Elmi – Risotto alla crema di scampi, spaghetti alle vongole e una frittura magari da dividere col partner per un totale di 35 euro a persona comprese le bevande». «Gli spaghetti alle vongole sono decisamente il piatto preferito da chi sceglie di mangiare da noi – racconta Fabiana, di Guerrino er Marinaro – Già alle 14 li avevamo finiti». Sì, perché sarà l'aria di mare, sarà la prova costume sempre più impellente, sarà la crisi con la quale chi più chi meno già oggi è dovuto tornare a fare i conti, l'abbuffata sembra esser passata di moda. Se all'antipasto, che sia un'insalata di mare o un soutè di cozze, in pochi sono disposti a rinunciare, è il primo a far da padrone. Dopo un piatto abbondante di spaghetti allo scoglio o alle vongole veraci o un bel risotto accompagnati da una bottiglia di vino rigorosamente bianco, lo spazio per un secondo è raro che qualcuno se lo lasci. Meglio il gelato, quindi, o le fragole con la panna per mantenersi in linea col fisico e, perché no, con il budget settimanale. «Per tutto il giorno sia la tavola calda in spiaggia sia il ristorante sono stati presi d'assalto – spiega Edoardo, proprietario del Mami – Sarà che è stata la prima bella domenica di sole ma la differenza con gli anni passati, per quanto riguarda il numero dei clienti, non l'abbiamo avvertita». Strapieni anche il Venezia e il Faber Beach: «Se il ristorante ha registrato un movimento costante di gente – sottolinea Fabrizio, proprietario del famoso chiosco sul lungomare Duca degli Abruzzi – è stata la spiaggia ad esser letteralmente invasa dai bagnanti desiderosi della prima tintarella».

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