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«Io, attivista di sinistra aggredito in strada con vetri e cinghiate»

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Armatidi cinte e di un coltello a serramanico i presunti aggressori, riconosciuti dalla vittima come membri di Casapound, gli avrebbero intimato di andarsene per poi tirargli bottiglie e cinghiate mentre scappava con la sua auto. Una spedizione anomala quella che un dentista 40enne, attivista di sinistra in zona, avrebbe subito martedì scorso e alla quale non avrebbe fatto seguire al momento alcuna denuncia. «Non è un caso che la mattina dopo – spiega Claudio di Collettivo Officina – lungo i muri del nostro centro sociale, il Vittorio occupato, sono comparse croci celtiche e scritte che inneggiano alla violenza». Diametralmente opposta la versione fornita da Luca Marsella, responsabile di Casapound sul litorale: «Siamo estranei a qualsiasi tentativo di aggressione - spiega - e stiamo valutando se ci sono gli estremi per querelare gli autori del comunicato apparso in diversi siti internet che ci accusa». Sil. Man.

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