Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Camion-bar bocciati da romani e stranieri

Castel Sant'Angelo

  • a
  • a
  • a

In centro storico sono praticamente ovunque. Quattro soltanto lungo via dei Fori Imperiali. E ancora: in piazza San Marco proprio a due passi da Campidoglio e altare della Patria, sotto l'Ara Coeli, a Fontana di Trevi, in via della Conciliazione, a Castel Sant'Angelo. Basiliche, luoghi di culto e siti turistici in centro come in periferia vengono quotidianamente presi d'assalto. La maggior parte è in regola, qualcuno prova a fare il furbo mettendosi dove non dovrebbe. Fatto sta che insieme ai monumenti sono i camion-bar i soggetti più ritratti nelle foto dei turisti che visitano la Città eterna. Sono ovunque, coi loro colori sgargianti, a volte gialli, a volte marroni, per rapire l'occhio del turista affamato e assetato. E per fargli pagare prezzi da nababbo: una mezza minerale può arrivare a costare anche tre euro. Gli stranieri restano sconcertati, i romani s'indignano. Esteticamente discutibilie anche cari, quand'è troppo è troppo, spiega Luigi, romano verace, mentre passeggia davanti a piazza San Pietro: «Oltre che brutti da vedere sono pure poco convenienti. Per una bottiglietta d'acqua da mezzo litro ti spillano 2 euro, e per un minuscolo cono gelato arrivano a chiederti anche 3 euro e 50. È una truffa legalizzata oltre che uno scempio a livello visivo. Senza contare che a parer mio dal punto di vista igienico c'è da mettersi le mani nei capelli». È un'opinione condivisa da tanti concittadini. Nel corso degli anni, tuttavia, il fenomeno dei camion-bar è stato costantemente monitorato dal Campidoglio. I controlli dei vigili urbani sono frequenti. Così come anche le multe. La polizia municipale, facendosi forza della normativa sul decoro urbano e l'occupazione del suolo pubblico, ha infatti più volte sanzionato i venditori di panini irregolari, mandandoli via dalle zone in cui non possono sostare. I camion-bar sono tantissimi. Per alcuni anche troppi. «Ma con tutti i bar che ci sono in centro storico che bisogno c'è di tutti questi furgoncini? - si chiede Mario, un netturbino - La maggior parte di questi ambulanti sicuramente ha la licenza e rispetta le regole, così come c'è sicuramente chi fa il furbo e parcheggia dove non dovrebbe. Bisognerebbe far rispettare di più le regole. Inoltre sono troppi e praticano prezzi talmente alti da screditare tutta la Capitale». «Bisogna diminuire le licenze - annuisce Paolo, residente del I Municipio - Posso giustificare la loro presenza all'Olimpico o in occasione di fiere e manifestazioni, ma questa invasione è eccessiva. Il Campidoglio dovrebbe proporre un progetto di decoro urbano, con aree dedicate ai furgoni bar». Anche due giovani turisti americani del New Jersey, Mary Claire e Greg, restano contrariati: «Abbiamo voluto regalarci un viaggio a Roma per festeggiare qui il nostro primo anniversario di nozze. Questa città è magica e il clima in questo periodo molto gradevole. Abbiamo acquistato tre panini e due bottigliette d'acqua a un camion bar e abbiamo pagato una fortuna». Quanto, ci azzardiamo a chiedere. «Ventuno euro», rispondono e fanno spallucce quando gli chiediamo lo scontrino. C'è chi poi pensa alle recenti notizie riguardo l'ordinanza del Comune per rimettere a nuovo l'Anfiteatro Flavio e dice: «Eseguire un restyling del Colosseo è un'intenzione nobile. Ma se non si fa qualcosa per risolvere i piccoli problemi Roma non riuscirà ad avere quel guizzo che la porterebbe verso un livello d'eccellenza maggiore».  

Dai blog