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Non è questione d'ordinanze o delibere, le regole ci sono.

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Incentro storico ci sono troppe bancarelle: troppi camion bar, troppi «ricordari», troppi chioschi di cianfrusaglie. Non è raro vederne tre nellastessa piazza o nella stessa strada. In via dei Fori Imperiali certi giorni ci sono almeno 4 «paninari», a cui si aggiungono i venditori di statuine piazzati sotto al Colosseo. Un colpo d'occhio che Roma non merita e su cui proprio nei giorni scorsi, mentre Alemanno era in Giappone in cerca di fondi per il restauro del Colosseo, il vicesindaco Cutrufo ha espresso qualche perplessità. Nella maggior parte dei casi si tratta di esercenti con regolare licenza, ma altri «s'imbucano» non appena vedono un po' di ressa. Un caso per tutti all'Ara Pacis, dove una camionetta che s'era posteggiata irregolarmente è stata fatta sloggiare dalla Municipale. Nel solo centro storico i banchi fissi o mobili autorizzati sono circa 5000. L'assessore al Commercio Davide Bordoni ci tiene a ricordare come «questa amministrazione, pur avendo la possibilità di rilasciare nuovi permessi, abbia posto un freno alla proliferazione del fenomeno». Nel 2008, in I Municipio, i banchi autorizzati erano 140: 6 per i dolci, 25 per la merce varia, 44 per i camion bar. Le restanti autorizzazioni sono destinate ai "carrelli" dei souvenir. Ma basta guardarsi intorno per capire che i conti non tornano e che in giro ce ne sono molti di più di quelli autorizzati. il reportage alle pag. 42 e 43

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