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Condannato perché sparò al rapinatore

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Aemettere la sentenza è stato il giudice monocratico del Tribunale Rosanna Ianniello per il reato di eccesso colposo di legittima difesa. In origine, all'imputato, con numerosi precedenti penali per rapina, era stato contestato l'omicidio volontario. Poi, alla luce dei risultati autoptici e della consulenza balistica disposta per chiarire le modalità della sparatoria, cambiò l'imputazione. In particolare, è emerso che Caioli non sparò alle spalle del rapinatore, ma alla coscia. «Siamo pronti a presentare ricorso in appello - affermano i legali di Caioli, Floria Carucci e Mino Marazzita - Riteniamo che il nostro assistito abbia agito solo per legittima difesa».

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