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Costretto dal clan a costituirsi

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In carcere Raffaele Casamonica. I carabinieri avevano lasciato i parenti al buio

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.Raffaele Casamonica, 38 anni, ieri mattina si è presentato al carcere di Regina Coeli e ha detto: «Voglio parlare con i carabinieri della Compagnia di Frascati». Loro non aspettavano altro: l'operazione assedio è riuscita. Col capitano Giuseppe Iacovaiello, i militari lo hanno raggiunto notificandogli l'arresto per rapina, lesioni e tentata estorsione. Gli davano la caccia dall'8 marzo, da quando hanno ammanettato il fratello Guido, 35 anni, con l'accusa di aver rapinato e picchiato un marmista iraniano della Borghesiana: secondo il boss del clan rom, l'artigiano doveva eseguire lavori nella sua villa senza fiatare, non doveva pretendere di essere pagato, stava lavorando per un Casamonica (ecco la tentata estorsione). A marzo i carabinieri del capitano Giuseppe Iacoviello volevano arrestare anche lui, sospettato di essere stato complice delle prepotenze del fratello. Raffaele Casamonica invece si era reso irreperibile. E il capitano Iacoviello ha cominciato l'assedio. 13 marzo: sequestro del villone di Guido Casamonica alla Borghesiana. Il 18: sigilli a un altro immobile abusivo composto da dieci appartamenti. 9 aprile: perquisita casa del fratello Raffaele, a Morena (Ciampino), costruita in un terreno con piscina e dependance, e un'altra villa accanto, quella della madre, la stessa che ha tentato di dare fuoco all'ufficiale quando militari e ispettori Acea hanno scoperto che gli allacci ai contatori dell'energia elettrica erano, uno abusivo (nella casa di Raffaele Casamonica), l'altro manomesso (nella residenza della madre). Morale, tutti al buio: madre, sorella, il convivente e la compagna di Raffaele. Con lui in carcere per i parenti è stata quasi una liberazione.

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