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Caravaggiomania diventa un tour

L'attore Alessio Boni nella fiction Rai

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Non solo le opere ma anche i luoghi per raccontare la vita di Caravaggio a Roma. Una esistenza inquieta e per certi versi ancora misteriosa. Nasce con questo spirito l'idea di realizzare quattro itinerari pensati dal Centro Guide di Roma che organizzerà, da questo mese e fino alla fine dell'anno, delle visite guidate tra i monumenti e i posti vissuti dal "pittore maledetto". L'iniziativa, promossa dal Campidoglio si inserisce tra le attività che si svolgeranno nella capitale per celebrare i Quattrocento anni dalla morte di Caravaggio. Il tour cercherà di legare a uno stesso filo le opere e i luoghi della vita dell'artista. Da Piazza Santa Maria della Consolazione a piazza di Ponte Sant'Angelo, da piazza della Chiesa Nuova a Sant'Agostino passando dalla chiesa di Santa Maria della Scala in Trastevere e la chiesa di Santi Luca e Martina a Piazza del Popolo: questi alcuni dei luoghi legati alla vita di Caravaggio. Ma le visite oltre a ripercorrere la vita artistica faranno altrettanto con quella privata, raccontando episodi particolari come i litigi, i duelli, i soggiorni nelle varie carceri e quello in ospedale dove si dice fosse stato ricoverato in seguito ad un calcio di un cavallo. «Non si dovrebbe venire a Roma per visitare solo il Colosseo e i Musei Vaticani - ha detto il presidente della commissione Turismo capitolina, Alessandro Vannini Scatoli - non dovrebbe essere così. Per questo bisogna pensare ad itinerari specifici e tematici come questo sulle orme di Caravaggio». Pur non sapendo nel dettaglio quali saranno gli itinerari perché come aggiunge Vannini Scatoli «la sovrintendenza ha dato degli spunti su dove realizzare questi percorsi e l'amministrazione ci sta lavorando», possiamo intanto affidarci alle fonti. Giunto a Roma, Michelangelo Merisi visse presso un monsignore di curia Pandolfo Pucci da lui soprannominato «monsignor insalata» per il modesto pasto che somministrava ai pensionati; poi da tal Tarquinio, oste e locandiere in via di Monte Brianzo. All'apice della fama Caravaggio visse a Palazzo Firenze, dal cardinale e mecenate Francesco Del Monte, a due passi dov'è oggi via della Pallacorda che ricorda il gioco in voga all'epoca del pittore. E fu proprio una partita di pallacorda che finì in duello tra Merisi e Ranuccio Tommasoni. La partita fu una scusa perché in realtà la contesa avvenne a causa di Fillide Melandroni, modella del Caravaggio. La lite finì con il ferimento a morte di Ranuccio e la fuga del pittore condannato a morte. Tra alti e bassi, la vita del Lombardo era concentrata al rione Campo Marzio. A vicolo San Biagio aveva lo studio mentre poco distante, alla Torretta, c'era la bottega del Cavalier d'Arpino dove lavorò all'inizio e per poco tempo. Luoghi spariti oppure mutati, inghiottiti nel passato e che possono tornare a "vivere" e regalare una emozione nuova a turisti, curiosi e appassionati.

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