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Cotral, i controllori sono i controllati

Alcune delle nuove autiste Cotral

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I trentacinque contratti a tempo indeterminato di Cotral Patrimonio spa, selezionati da un'agenzia interinale, non sono l'unico caso di assunzioni che, coincidenza, arrivano proprio a ridosso delle elezioni regionali. Siamo sempre in «casa» Cotral, stavolta si tratta della società madre, la Cotral Spa, appunto, dove si riscontra qualche curiosa anomalia. Dal primo aprile, infatti, prenderanno servizio 74 stagisti. Si tratta di una tranche di 140 persone che verranno prese in Cotral Spa (che conta oltre tremila dipendenti) sotto forma di stage finalizzata all'assunzione. Anche in questo caso la tempistica è allarmante, soprattutto in virtù di una circolare del vice presidente della Regione, Esterino Montino che invitava tutte le società regionali a bloccare le assunzioni. Ma le anomalie in Cotral spa si trovano già nell'organigramma dell'azienda che gestisce il trasporto regionale. Il Consiglio di amministrazione è composto dal presidente, Domenico De Vincenzi, dal suo vice, Mauro De Bosi, dall'amministratore delegato, Franco Cervi e da quattro consiglieri, Fabio Di Lorenzi, Danilo Granaroli, Pietro Latino, Franco Lucciola. Il Cda di Cotral spa è così formato dal 20 luglio 2009. Fin qui, a parte la chiara appartenenza al centrosinistra del presidente e del vice, non c'è notizia. La sorpresa tuttavia arriva con il comitato di controllo interno, composto da De Bosi, Di Lorenzi, Granaroli e Latino. Vale a dire dal vice presidente e da tre membri del Cda. Il controllore e il controllato coincidono. Un'anomalia «certificata» dallo statuto della società. All'art. 27, infatti, si parla proprio della nomina e della funzione del comitato per il controllo interno. «Il Consiglio (di amministrazione ndr) dovrà altresì nominare il Comitato per il Controllo Interno con compiti di indirizzo e verifica del controllo interno, valutazione dell'adeguatezza dei principi contabili e del bilancio consolidato, esame di frodi che coinvolgono il management e i dipendenti - si legge nello statuto -. Il Comitato per il Controllo Interno sarà presieduto dal vicepresidente, e di esso faranno parte altri tre membri non esecutivi del Consiglio di Amministrazione ... I membri del Comitato per il Controllo Interno non avranno diritto a compensi ulteriori rispetto ai compensi loro spettanti quali amministratori». Una magra consolazione, quella del compenso ulteriore non consentito. Resta il fatto, disarmante, del conflitto di interesse tra amministratori e controllori e, aggravante, che tutto questo sia stato messo nero su bianco sullo statuto societario. «Siamo di fronte a uno dei tanti paradossi delle società regionali - commenta il vice presidente uscente del Consiglio regionale del Pdl, Bruno Prestagiovanni - occorre cambiare, e in fretta, non solo lo statuto di Cotral ma l'intero sistema delle scoietà regionali che mostra gravi lacune sotto molti punti di vista, tra questi certamente al primo posto va la trasparenza».

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