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Musei senza servizi per i bimbi

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Penalizzate le famiglie numerose: niente sconti e baby parking

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.Che vantano, inoltre, gli orari di apertura al pubblico più lunghi in assoluto. Una Capitale virtuosa, due primati da far impallidire tutte le altre magagne del settore? Sembrerebbe di no. Perché secondo un'indagine dell'Adoc, l'Associazione dei consumatori guidata da Carlo Pileri, l'affluenza media dei visitatori registra un trend negativo del -5%. Per Carlo Pileri il «gap» va attribuito alla mancanza di servizi e offerte per famiglie e giovani. Non ci sono nursery, baby parking e, soprattutto, offerte agevolate per le famiglie con bambini piccoli. In Spagna e in Inghilterra per le famiglie numerose, invece, ci sono biglietti ridotti o gratuiti, come anche per i disoccupati e gli studenti. «In un momento di crisi come questo, dove i soldi a disposizione per la cultura scarseggiano - ha precisato Pileri - sarebbe opportuno prevedere forme di agevolazione e servizi alle famiglie disagiate. Roma e l'Italia intera devono saper sfruttare la loro naturale vocazione storico-artistica, il turismo museale è fondamentale per l'economia romana e italiana». E si potrebbe pensare a qualcosa del genere, già da subito. Secondo le prime stime Roma, insieme alle altre città d'arte, sarà una delle mete preferite dai vacanzieri durante il periodo pasquale. Il pessimismo dell'Adoc cozza con i dati diffusi dal Comune di Roma che registrano un aumento del 10% di visitatori in tutti i musei gestiti dal Campidoglio. In particolare in crescita è l'interesse per gli spazi espositivi e i musei dedicati all'arte contemporanea. Il Palazzo delle Esposizioni di Via Nazionale ha infatti registrato un incremento del 44% dei visitatori ma il vero botto l'ha fatto il Macro di Via Reggio Emilia: 98.416 visitatori, ovvero il 95% in più del 2008.

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