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Termini: spara sui passanti dall'hotel

La pistola ad aria compressa trovata dalla polizia

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L'altra mattina si è piazzato alla finestra al primo piano dell'hotel, a due passi dalla stazione Termini, è ha cominciato a sparare come un cecchino. Quattro i colpi di pistola esplosi, due le persone ferite: una di colore e uno studente di 15 anni, ferito dietro l'orecchio sinistro, a Roma per una gita scolastica coi compagni di due classi dell'istituto tecnico industriale di Pordenone. «Volevo esercitarmi colpendo i cartelloni stradali - ha detto Pietro De Luca, 39 anni, di Taranto, con qualche precedente - ai poliziotti del commissariato Viminale diretto da Lorenzo Surace, che lo hanno arrestato pochi minuti dopo. Più tardi la stessa cantilena il cecchino l'ha ripetuta al giudice che lo ha sbattuto nel carcere di Regina Coeli. Davide è stato soccorso in via Manin, a due passi dal commissariato, trasportato all'Umberto I, sottoposto a Tac di controllo, medicato e poi dimesso con 7 giorni di prognosi. De Luca è stato bloccato mentre usciva dall'Hotel Resi, in via Amendola, alle spalle del presidio di polizia. Alle 9, dall'Hotel Lazio dove alloggiano, i ragazzi scendono in strada. Coi tre prof accompagnatori (due di Disegno, una di Chimica) vogliono visitare la chiesa di Santa Maria Maggiore. De Luca il 3 del mese prende una stanza al Risi (40 euro a notte) con affaccio su via Manin, che avrebbe dovuto lasciare ieri mattina: al personale dice di interdersi di computer. Ieri mattina lo ha chiamato anche la madre dalla Puglia. Il 5, all'armeria di viale Ippocrate, compra una Beretta calibro 4.5 (240 euro), pistola che si può vendere liberamente, usata per il tiro sportivo (lui però ne voleva una vera): il caricatore ospita 8 colpi di metallo, detti "bicchierini", la carica è ad anidride carbonica, il gas è in un piccolo siluro dorato alloggiato nel calcio dell'arma. Con l'armiere si spaccia per finanziere, lui non ci crede e chiede il tesserino: dà la carta d'identità. Poi compra mille bicchierini (i poliziotti ne troveranno 600) e 10 cariche a gas (ne mancano 3). Alle 9 dell'altra mattina si mette alla finestra e spara, quattro colpi. Due vanno a vuoto. Il terzo colpisce un tale di colore. Il quarto centra il ragazzino, avvisato poco prima da un altro africano che vede di Pasquale in finestra. I poliziotti intervengono subito. Ragionano in fretta sulle traiettorie e vanno al Risi. All'ingresso vedono De Luca, sta per uscire. Il cecchino capisce e alza la maglia, come se volesse impugnare la pistola. Ma è disarmato. La Beretta l'ha nascosta sotto le coperte. Nell stanza gli agenti trovano carte di credito e bancomat rubati qualche giorno prima a una signora. Le accuse: lesioni dolose aggravate e ricettazione. Il sindacao Alemanno ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile.

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