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Bankitalia all'ex cine Quirinale

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L'ex cinema Quirinale in via Nazionale risorgerà dall'abbandono nel quale versa ormai da anni. Su quel che resta dello schermo bianco e della platea, vissuta da generazioni di cinefili romani non saranno proiettate, però, le pellicole più gettonate del momento ma, con altissima probabilità, le diapositive e i grafici economici degli esperti di tutto il mondo. Il proprietario dello stabile, la Banca d'Italia, ha infatti pubblicato il bando di ristrutturazione dell'edificio e, a leggere il capitolato, non sembrano esserci dubbi sulla nuova destinazione della palazzina stile liberty di fronte a Palazzo Koch. Dei quasi cinque milioni di euro stanziati da Draghi per recuperarla, infatti, un terzo è destinato alla parte degli impianti elettrici, all'interno del quale figurano videoproiettori e processori di immagine (285 mila euro), l'allestimento di una sala regia (270 mila euro) e di una sala per le traduzioni (145 mila euro). Prevista inoltre l'installazione di apparecchiature multimediali in quelle che furono e, continueranno a essere, la platea, la galleria e la sottogalleria.  Insomma Bankitalia non si è fatta mancare nulla. E presto avrà il suo centro congressi a un passo dalla sede principale. Una necessità, secondo quanto raccolto da Il Tempo nei corridoi dell'ex banca centrale, più volte manifestata dai dirigenti che devono far fronte al sempre più frequente arrivo nei loro uffici di delegazioni di tecnici ed economisti dal mondo intero e alla mancanza di un luogo attrezzato per riceverli e ascoltarli nelle vicinanze della sede. La sala congressi di Vermicino, sebbene dotata di tecnologie e allestimenti di avanguardia, sarebbe troppo distante dal centro. Così tra un paio d'anni, a lavori ultimati, gli ospiti del Governatore avranno una sede di prestigio nella quale discutere dei destini del mondo, i romani rivedranno nel suo splendore una palazzina di inizio '900, oggi abbandonata. Ai nostalgici resterà solo il ricordo delle poltrone di velluto di qualche anno fa.

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